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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2015 alle ore 08:36.
L'ultima modifica è del 07 gennaio 2015 alle ore 09:44.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon «è preoccupato che la vicenda tra Italia e India» sui marò «rimanga irrisolta e acuisca le tensioni tra due importanti Stati membri»: lo dice il portavoce Onu Stephane Dujarric rispondendo all'Ansa. Per Ban «è importante che entrambe le parti cerchino di giungere ad una soluzione ragionevole e reciprocamente accettabile».
Intanto la Corte suprema indiana ha accettato di discutere lunedì prossimo una nuova istanza presentata dall'Italia per estendere il permesso di convalescenza di Massimiliano Latorre, consentendogli così di proseguire le cure nel nostro Paese dopo l'attacco ischemico del settembre scorso a Nuova Delhi. Lo riferisce oggi la stampa indiana. Latorre è stato operato al Policlinico San Donato nei giorni scorsi e ieri ha ricevuto una visita in ospedale dal ministro della Difesa Roberta Pinotti.
A seguito del malore, lo scorso 12 settembre, la Corte suprema indiana aveva accettato la richiesta di Latorre di essere trasferito in Italia per quattro mesi di convalescenza, che scadranno il prossimo 12 gennaio. Ma l'intervento chirurgico al cuore dei giorni scorsi impedirà al Fuciliere di Marina di tornare in India nei tempi stabiliti.
A Nuova Delhi resta ancora Salvatore Girone, che con Latorre è accusato dalle autorità locali dell'uccisione di due pescatori del Kerala durante un'attività antipirateria. La sua richiesta di trascorrere le festività natalizie con la famiglia in Italia non è stata accettata dalla Corte.
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