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Obama cala un tris per la ripresa

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Obama cala un tris per la ripresa

  • –Mario Platero

NEW YORK

L’economia americana va avanti molto bene come sappiamo, ieri abbiamo avuto il dato Adp sull’occupazione che stima 241mila nuovi posti di lavoro per il mese di dicembre, di questi 106mila creati da piccole aziende. Nel terzo trimestre la crescita è stata del 5 per cento. E venerdì con la pubblicazione del dato ufficiale sull’occupazione il tasso dovrebbe scendere dal 5,9 al 5,8 per cento. La Borsa ieri è tornata in territorio positivo.

Le cose dunque procedono, ma per Barack Obama non ancora bene abbastanza e a partire da ieri si presenterà agli americani con un tris di iniziative, una per il manifatturiero, una per l’immobiliare e l’ultima per alleviare il carico del debito per gli studenti all’università: «Abbiamo creato 12 milioni di posti di lavoro, le fabbriche e il settore manifatturiero hanno aggiunto 700mila nuovi posti di lavoro e tutti gli indicatori sono migliorati in modo drammatico. Ma dobbiamo fare di più, per il manifatturiero volevo aver già creato un milione di nuovi posti di lavoro e non abbiamo ancora raggiungo l’obiettivo» ha detto ieri il presidente al debutto di un suo viaggio di tre giorni per l’America, per promuovere in tre Stati iniziative per la crescita nazionale.

Le tappe sono in Michigan, a Wayne County, in Arizona a Phoenix e in Tennessee, a Knoxville. Il viaggio è stato organizzato per preparare il terreno al discorso sullo stato dell’Unione che Obama pronuncerà davanti al nuovo Parlamento a maggioranza repubblicana il 20 Gennaio. In quell’occasione il presidente definirà i contorni dello scontro con i repubblicani, facendo capire dove si potrà lavorare insieme (e dunque dove potrà cedere a un compromesso) e dove per lui, come nel caso della proposta repubblicana per costruire nuove condutture Keystone per portare gas e petrolio dal Canada al Golfo del Messico, la sua unica risposta sarà quello di un veto. Ma lancerà anche nuove proposte economiche molto concrete.

Ieri la prima tappa preparatoria di Obama è stata in Michigan dove la “success story” è quella del settore automobilistico. Il presidente ha visitato degli impianti della Ford, l’unica delle tre grandi che non ha avuto bisogno di aiuti federali, ma la tappa in Michigan è in funzione degli stimoli per il settore manifatturiero, un settore che ancora soffre rispetto ai livelli del 2007 visto che i 700mila nuovi posti di lavoro creati da allora non hanno compensato le perdite di 1,5 milioni di posti di lavoro. Il settore è anche in una fase di trasformazione strutturale, aumenta la produttività grazie alla robotica avanzata e ci sarà dunque bisogno di meno addetti. Per questo l’obiettivo di un milione di nuovi di posti di lavoro invece di 1,5 e per questo le numerose iniziative che hanno già creato a partire dal 2013 centri di sviluppo mirati (nella robotica, nelle comunicazioni, nell’energia alternativa) con la partecipazione di investimenti pubblici, università e investimenti privati. Per ora Obama ha creato sei o sette di questi nuovi centri di eccellenza ma vorrebbe crearne venti entro la fine della sua amministrazione e ne annuncerà altrettanti nel discorso sullo stato dell’Unione.

Domani in Arizona, a Phoenix Obama si occuperà del settore immobiliare, altro settore che ha sofferto enormemente durante la grande recessione ma che ora si è ripreso creando decine di migliaia di posti di lavoro e, soprattutto, restituendo valore alle proprietà di milioni di famiglie che si erano trovate in gravi difficoltà quando il valore del loro immobile sembrava essere precipitato su livelli inferiori a quello del mutuo. Quel pericolo è superato, ma le iniziative di Obama per il settore immobiliare sono di particolare interesse per il nostro Paese, dove il settore sta passando ancora attraverso una crisi difficilissima e per il quale non sembra possano decollare iniziative per sostenerlo. La misura della deflazione il pericolo numero uno per l’Europa e per qualunque economia la si ha proprio dalla caduta dei prezzi delle case. In America il settore si è ripreso con il numero minore di sequestri dal 2006, con un aumento del prezzi delle case per 32 mesi consecutivi fino al 30%, con nuove costruzioni straordinariamente attive nelle media, con dieci milioni di famiglie che si trovano su una piattaforma più solida e con una riduzione dell'80% delle famiglie che avevano proprietà con un valore inferiore a quello del mutuo ora, con le prospettive di un aumento dei tassi di interesse si prevede un periodo di rallentamento. E Obama ha annunciato ulteriori riduzioni dei tassi caricati dalla Federal Housing Administration che concede finanziamenti agevolati, la riduzione che annuncerà domani Obama sara di 50 punti base, dall’1,35% allo 0,85% una misura che consentirà il rifinanziamento a tassi migliori grazie all’aiuto del governo federale che porterà a una riduzione di miliardi di dollari di risparmi nei prossimi anni.

Infine a Knoxville Obama presenterà iniziative per ridurre l’indebitamento degli studenti. Una volta erano i genitori che si facevano carico delle tasse scolastiche, ma con gli aumenti su cifre elevatissime delle tasse di iscrizione sono gli stessi studenti che si indebitano per poi presentarsi sul mercato del lavoro con un indebitamento che facilmente supera i 100mila dollari. Questo impedisce loro ad esempio di immaginare un investimento per una nuova casa. Un mix completo dunque con l’ennesima dimostrazione americana di quanto sia importante per la crescita continuerà a giocare sia sulla leva monetaria che su quella fiscale.

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