Questa mattina il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha incontrato Raffaele Cantone, per discutere in merito alla candidatura olimpica di Roma. «Era mia precisa volontà già nel dossier, già nell'impostazione politica e tecnica e di comunicazione, di mettere delle regole d'ingaggio, di gioco, molto chiare a futura memoria semmai le cose dovessero andare bene su come si devono portare avanti le questioni», ha detto Malagò.
Unica stazione appaltante
Suggerimenti e indicazioni che «implicano - tende a sottolineare - un percorso sul quale la trasparenza deve essere totale, una normativa specifica, un'impostazione a monte e non in corso d'opera di qualsiasi eventuale appalto e bando. Con un'unica stazione appaltante che deve essere in grado di controllare quello che si potrà andare a fare». Il rapporto tra l'Authority e il Comitato «è fondamentale che sia supportato da un aspetto legislativo - in modo che nessuno può inventarsi fughe in avanti e non ci saranno una due cinque stazioni appaltanti ma un'unica sul modello Expo», successivo all'intervento dell'Autorità anticorruzione.
Sarà tutto online
«Un giorno potrebbe venire fuori anche un esempio rispetto a quelli che sono stati elementi che hanno caratterizzato il passato», fa notare il capo dello sport italiano, chiarendo che «già il fatto di essere venuti qui a parlare di eventuali problematiche e rischi, prima ancora di cominciare a parlare del Comitato promotore, fa capire l'attenzione maniacale. Anche sul Comitato promotore sarà tutto pubblicato online, è piaciuta molto l'idea di fare un Comitato in house nell'ottica di una massima filosofia della spending review». Questo è solo il primo di altri incontri con Raffaele Cantone: «Ci rivedremo più tardi - conclude Malagò - quando ci sarà qualche elemento ulteriore. Il Paese e anche dall'estero ci guardano con grande attenzione per capire se una volta per tutte saremo in grado di dare risposte diverse rispetto a elementi del passato».
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