«Una grande responsabilità e una forte emozione. Affronterò questi giorni con spirito di servizio e animo sereno». Con questo tweet Pietro Grasso, presidente del Senato, ha annunciato ieri al popolo del web l’inizio della sua prima giornata di reggenza della presidenza della Repubblica. Poco prima Grasso aveva interrotto la seduta dell'Assemblea del Senato che stava presiedendo annunciando: «Lascio l'Aula perché il segretario generale del Quirinale mi deve dare comunicazioni». La comunicazione delle dimissioni appena firmate da Giorgio Napolitano.
Lo spostamento al “Piccolo Quirinale”
Appena Napolitano ha salutato il picchetto di onore nel cortile del Quirinale per far ritorno a casa, Grasso, dopo aver ricevuto dal segretario generale del Quirinale, Donato Marra, l'atto con cui Napolitano ha rassegnato le dimissioni, ha compiuto l'ultimo rito della giornata. Quello di un passaggio alla “luce del sole”, che il presidente decide di marcare percorrendo a piedi i pochi metri che separano il Senato da Palazzo Giustiniani, che lo ospiterà nei prossimi giorni diventando una sorta di Quirinale in miniatura (“il Piccolo Quirinale”, come viene detto). Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, infatti, Grasso si è spostato a Palazzo Giustiniani, dove resterà fino all’elezione del nuovo capo dello Stato. A segnare il cambiamento, a Palazzo Giustiniani sono arrivati due corazzieri a fare da piantone all'entrata e al piano dello studio del Supplente. Sul balcone, sventola, accanto alla bandiera italiana e a quella europea, lo stendardo della presidenza. Poi una affettuosa telefonata nel pomeriggio con il presidente emerito della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano.
La più lunga supplenza nella storia della Repubblica quella di Merzagora
Grasso ha, dunque, dato un temporaneo addio al ruolo di seconda carica dello Stato per esercitare il ruolo di supplenza regolamentata dall'articolo 86 della Costituzione. L’articolo prevede che le funzioni del presidente della Repubblica, «in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato». La residenza al secondo piano di palazzo Giustiniani resterà una sorta di Quirinale in miniatura fino all'elezione del nuovo Capo dello Stato, con Grasso a esercitare quanto previsto dall'articolo 86 della Carta proprio presso la Sala della Costituzione. La più lunga supplenza nella storia della Repubblica italiana quella di Cesare Merzagora per l'impedimento fisico di Antonio Segni: durò 4 mesi.
© Riproduzione riservata