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La Commissione Ue: Amazon ha beneficiato di aiuti di Stato in Lussemburgo

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Commissione europea

La Commissione Ue: Amazon ha beneficiato di aiuti di Stato in Lussemburgo

BRUXELLES - La Commissione europea ritiene, da una prima indagine preliminare, che le autorità del Lussemburgo abbiano concesso privilegi ad Amazon attraverso la pratica del tax ruling e ciò «costituisce un aiuto di Stato» illegale. È quanto emerge dai documenti pubblicati oggi. L'esecutivo Ue ha reso nota la lettera inviata alle autorità del Lussemburgo relative all'inchiesta aperta il 7 ottobre scorso sul regime fiscale di cui avrebbe beneficiato il colosso Usa della distribuzione che ha la sua sede legale europea in Lussemburgo.

La decisione di aprire un'inchiesta era stata resa nota all'inizio di ottobre ma senza divulgare i dettagli della posizione della Commissione europea. Si tratta della stessa procedura seguita per le inchieste aperte contro l'landa per Starbucks, l'Irlanda per Apple e lo stesso Lussemburgo per Fiat Finance and Trade. Sotto il tiro dell'antitrust europeo le pratiche di accordo fiscale preventivo tra l'amministrazione e le società multinazionali.

Bruxelles sospetta che il Lussemburgo abbia accettato un accordo con Amazon che renderebbe validi prezzi di trasferimento tra le filiali lussemburghese e la casamadre non ritenuti i linea con i valori di mercato. Si tratta dei prezzi fatturati per operazioni commerciali tra le diverse entità di uno stesso gruppo, prezzi che fissano l'uso di diritti di proprietà intellettuale. Un certo valore di prezzo di trasferimento incide direttamente alla valutazione della base fiscale di un'impresa.

Le entità di Amazon coinvolte nell'inchiesta sono Lux SCS et Lux Eu SARL, che è la sede principale di Amazon in Europa e il principale operatore dei servizi di commercio al dettaglio e di servizi alle imprese per l'intermediazione dei siti web europei di Amazon. Inoltre esercita funzioni di tesoreria e detiene le altri filiali europee del gruppo. La filiale ha dichiarato una cifra di affari di 13,6 miliardi. La Lus SCS è una società giudicata dall'Antitrust trasparente dal punto di vista fiscale ed è soggetto fiscale in Lussemburgo: tale società fattura diritti di proprietà intellettuale alla Lux EU SARL secondo un valore concordato dal Lussemburgo nel 2003, che Bruxelles ritiene sopravvalutato allo scopo di ridurre l'imposta.

All’epoca premier del Lussemburgo era l’attuale presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, in carica dal 1995 al 2013. Il caso è esploso con l’inchiesta giornalistica LuxLeaks quando in concomitanza con l’insediamento di Juncker a capo della Commissione erano stati diffusi documenti che attestavano il ruolo del Granducato e quindi le possibili responsabilità politiche del premier.

La qual cosa aveva determinato il profondo imbarazzo del neo presidente, che aveva taciuto per una settimana prima di apparire in tv mettendo in atto una strategia aggressiva di ridimensionamento del caso.

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