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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2015 alle ore 10:38.
L'ultima modifica è del 22 gennaio 2015 alle ore 10:54.

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Nei decreti di attuazione della delega fiscale all'esame del Consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio ci sarà anche la preannunciata correzione del regime dei minimi Iva. Lo ha annunciato il vice ministro dell'Economia, Luigi Casero, in commissione Finanze al Senato. «Riprenderemo il sistema dei minimi - ha chiarito- per rivedere come definirlo». Casero ha ribadito le problematicità già ammesse dal premier Renzi: «L'intervento sulla Legge di stabilità - ha detto Casero - ha presentato alcune anomalie, ritengo che possa essere rivisto e possa essere definito nel modo migliore possibile».

Casero ha annunciato che nel Cdm del 20 febbraio il governo presenterà un pacchetto di decreti, («il corpo centrale della delega fiscale»), che va dal catasto alla fatturazione elettronica tra privati, che comprenderà anche una spinta all'informatizzazione del fisco. Mentre i decreti attuativi della delega fiscale su “contenzioso, accertamento e riscossione” saranno definiti e presentati a marzo. La delega fiscale «verrà approvata nella sua complessità entro tempi ridotti e certi, è uno degli obiettivi del governo, che ci siamo dati e che manterremo», ha assicurato Casero. Un'eventuale proroga della scadenza della delega fiscale arriverà solo dopo la presentazione in Cdm da parte del Governo dei decreti attuativi.

Casero: 20 febbraio anche soluzione su minimi Iva
Il 20 febbraio arriverà dunque in Cdm anche la correzione del regime dei minimi Iva. Casero in audizione in Senato, ha spiegato che l'intervento contenuto nella legge di Stabilità «ha presentato alcune anomalie. Dobbiamo riprenderlo e ridefinirlo nel modo migliore possibile». Insieme ai minimi ci saranno anche «misure per le piccole imprese legato a un sistema di semplificazione e di certezza».

I fronti aperti sulle partite Iva
I fronti aperti sono due:ridurre la percentuale di contribuzione per professionisti senza cassa e free lance iscritti alla gestione separata Inps che da quest'anno è salita dal 27,72 al 30,72% (compresa la quota maternità); modificare il nuovo regime con imposta sostitutiva al 15% soprattutto per quanto riguarda le soglie di ricavi e compensi, che penalizzano in particolar modo proprio i professionisti che vedono dimezzato il limite (da 30mila a 15mila euro) rispetto all'anno e al regime precedente.

Casero: in Cdm 20 febbraio anche catasto e fatturazione elettronica
Nel corso dell’audizione il viceministro Casero ha spiegato che nel Cdm del 20 febbraio il governo presenterà un pacchetto di decreti, («il corpo centrale della delega fiscale»), che va dal catasto («abbiamo la necessita' di renderlo moderno, informatico e piu' leggibile per il contribuente») alla la fiscalità internazionale, dove verrà posta attenzione, tra l'altro, alle relazioni con i paesi in “black list”. Fatturazione elettronica, diritto di intervento, e giochi sono gli altri temi che figureranno all'ordine del giorno. Nonché la nuova versione del decreto su sanzioni e abuso del diritto, ritirato dopo le polemiche per la norma sulla non punibilità per chi evade sotto il 3% del reddito dichiarato, ribattezzata Salva-Berlusconi.

A marzo contenzioso,accertamento e riscossione
Non tutti i decreti delegati saranno portati in Cdm il 20 febbraio. Nel corso dell’audizione il viceministro Casero ha spiegato che i decreti attuativi della delega fiscale su «contenzioso, accertamento e riscossione» saranno definiti e presentati a marzo.

Ok delega in tempi ridotti e certi
La delega fiscale «verrà approvata nella sua complessità entro tempi ridotti e certi, è uno degli obiettivi del governo, che ci siamo dati e che manterremo» ha assicurato Casero. Un'eventuale proroga della scadenza della delega fiscale arriverà solo dopo la presentazione in Cdm da parte del Governo dei decreti attuativi. «La delega scade il 27 di marzo e quindi bisogna capire tra Governo e Parlamento cosa si vuol fare, se prorogare o meno il termine» ha spiegato il viceministro. «L'idea è presentare il tutto e poi vedere come lavorare sulla proroga» poiché «il rapporto di fiducia con i cittadini in questo momento e' deteriorato» e un'eventuale proroga potrebbe creare fraintendimenti.




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