Grillo e Casaleggio all’attacco sull’elezione del nuovo capo dello Stato. «Chiediamo a Renzie prima che inizino le votazioni» per il nuovo Capo dello Stato «la rosa di nomi che si appresta a presentare, come ha ribadito più volte, in qualità di presidente del partito di maggioranza, per proporla ai nostri iscritti in rete e farla votare. Toc, toc, Renzie batti un colpo di democrazia». È questo il contenuto della nota “Fuori i nomi”, accompagnata dalle foto di Giuliano Amato, Sergio Mattarella e Pier Ferdinando Casini, che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno pubblicato sul blog.
Non decida il duo Berlusconi/Renzi
«Siamo arrivati alla vigilia delle votazioni per la Presidenza della Repubblica - scrivono Grillo e Casaleggio - e solo una cosa è certa: i nomi dei pretendenti saranno decisi da due persone che discuteranno nel chiuso di una stanza candidature e vantaggi (anche e soprattutto personali). La negazione della democrazia. Il duo Berlusconi/Renzie in attesa di fondare ufficialmente il Partito unico della nazione, che già esiste e vota insieme in Parlamento sin dal primo incontro al Nazareno di un anno fa, (auguri!!!) detterà ai suoi nominati incostituzionali in Parlamento i nomi da votare dai quali uscirà il presidente del Nazareno, scelto quindi da un condannato in via definitiva che in cambio riceverà la grazia attraverso la legge della delega fiscale e l'assicurazione che la sua concessione per le frequenze nazionali non verrà toccata».
Il presidente ideale non ha fatto politica nei partiti
«Il nostro presidente ideale? Deve essere 'super partes', vogliamo che non abbia fatto della politica dentro i partiti e che possa essere il garante di tutti e che non firmi tutto», ha detto Beppe Grillo lasciando tracciando l'identikit del candidato ideale del M5S per il Quirinale. «Il presidente della Repubblica ha delle caratteristiche che sono molto pericolose: è capo delle forze armate, è capo del Csm, nomina 5 senatori a vita e 5 giudici costituzionali. Diventa senatore a vita e non te ne liberi più».
Di Maio: cittadini al centro dell’elezione del presidente della Repubblica
«Con il metodo M5S i cittadini saranno al centro dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Renzi faccia i nomi in maniera trasparente, noi li faremo selezionare in rete ai cittadini e così decideremo chi votare il 29 gennaio, data del primo scrutinio per l'elezione del dodicesimo Presidente della Repubblica», ha scritto su Facebook Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5S, rilanciando la lettera indirizzata al premier da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. «Vogliamo eleggere un Capo dello Stato patrimonio degli Italiani. ?#?renzifuoriinomi?», scrive Di Maio.
Nervosismo nelle file del movimento
Ma la lettera Grillo-Casaleggio causa nervosismo tra le file del M5S. «Toc toc, chi è?...», chiede in un tweet il deputato “ribelle” Walter Rizzetto facendo il verso al post dei vertici pentastellati. Segue il simbolo dell'ambulanza. «Si potrebbe andare tutti allo zoo comunale... Vengo anch'io! No, tu no!», scrive invece in un tweet il deputato M5S Marco Baldassarre, ricorrendo al celebre motivo di Enzo Jannacci per stigmatizzare la decisione di Casaleggio e Grillo ddi chiedere a Renzi una rosa di nomi per il Colle da sottoporre poi alla Rete. Il tweet del deputato è accompagnato dalla foto, in bianco e nero, dell'incontro tra Renzi, Grillo, Luigi Di Maio e i due capigruppi M5S dell'epoca.
Giachetti (Pd) a Radio 24: Grillo vuole altri nomi da mettere nel tunnel dell'orrore
Poco dopo a Radio 24 Roberto Giachetti del pd commenta il post di Grillo a Effetto giorno. «In quel blog Grillo ha messo dentro il tunnel dell'orrore praticamente tutti i nomi che sono usciti. Ora vuole altri nomi da mettere nel tunnel dell'orrore e poi, dopo aver indirizzato il blog, una volta che arrivasse la rosa di nomi il piatto è già preparato. Queste non sono aperture, ma è giocare». Giachetti ha sottolineato che «i nomi verranno fuori, saranno fatti e ci sarà un punto di caduta sulle varie valutazioni. Certo non saranno fatti oggi, ma soprattutto non possono essere funzionali alla scelta di Grillo di avere dei nomi per poi sparargli addosso politicamente. L'accordo è sempre possibile e mi auguro che sia possibile, perché in passato, come nel caso dei giudici della Corte costituzionale, questa possibilità c’è stata. Noi faremo sicuramente una rosa di nomi a tutti quanti, noi ci auguriamo che anche il movimento di Grillo possa concordare. Certo che se nei giorni precedenti si tirano fuori i nomi e li si impallina sul blog è complicato che si trovi un nome diverso da quello che avevano in animo loro».
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