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Vuoto di potere in Yemen: si dimettono presidente e primo ministro

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PAESE NEL CAOS

Vuoto di potere in Yemen: si dimettono presidente e primo ministro

  • –con un articolo di Roberto Bongiorni
Afp
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Il presidente dello Yemen, Abed Rabbo Mansour Hadi e il primo ministro Khalid Bahah si sono dimessi, mentre i ribelli sciiti Houthi, che da settembre controllano la capitale Sana’a, circondano il palazzo presidenziale. Il presidente ha motivato le sue dimissioni - respnte dal Parlamento - con il mancato rispetto dell’accordo di pace da parte dei ribelli.

Lo Yemen è lo Stato scosso dalla primavera araba dove è cresciuta e si è sviluppata la nuova generazione di Al Qaeda, con il leader di origini americane al Awaki, gruppo in mnome del quale è stato rivendicato la strage a Parigi del 7 gennaio contro il settimanale satirico Charlie Hebdo.

Solo qualche mese fa alcuni funzionari americani avevano definito lo Yemen un modello per gli stati arabi post rivoluzione, visto che aveva negoziato la transizione da un governo autoritario a un presidente eletto. Adesso l'attacco dei ribelli sciiti Houthi - che controllano la capitale Sana'a - ha mostrato al mondo un presidente ostaggio, incapace di governare il territorio. E lo Yemen appare a rischio di frammentazione: Washington teme che questo potrebbe dare ulteriore spazio di manovra sia all'Iran (di aumentare la sua influenza vista la stretta alleanza con i ribelli Houthi) che ad al Qaeda nella Penisola araba, la succursale del gruppo terroristico che ha rivendicato gli attacchi di Parigi.

Per questo il dipartimento di Stato americano fa sapere di essere pronto a rivedere la propria presenza in Yemen se necessario.

La situazione di oggi secondo il New York Times fa aumentare le possibilità che lo Yemen diventi un nuovo problema per gli Stati Uniti. Di fatto Washington non ha grandi alleati in questo momento, a parte il presidente eletto, Abdu Rabbu Mansour Hadi, che tuttavia non ha più controllo sul paese. Inoltre la guerra settaria potrebbe stravolgere lo Yemen e aprire un nuovo focolaio, creando agli Stati Uniti problemi anche in quella regione.

Inoltre una eventuale guerra settaria - continua il Times - potrebbe dare ossigeno ad al Qaeda, che negli ultimi mesi è stata definita in difficoltà. Ma non è chiaro quanto gli Houthi possano mantenere il controllo sul territorio. Sono proprio le tribù del sud a creare altri problemi di stabilità.

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