1/8 Elezioni Grecia / Antonis Samaras (Nea Dimokratia, centro-destra)
«Nel caso in cui il mio partito vinca le elezioni, io cercherò la collaborazione di altre forze filo-europee»: è quanto va ripetendo da giorni, da quando è cominciata in Grecia la campagna per le elezioni politiche del 25 gennaio, il premier Antonis Samaras, leader del partito Nea Dimokratia (ND, centro-destra). Ateniese, 63 anni, laureato in economia a Harvard nel 1976, Samaras è alla guida del Paese dal giugno 2012, con una politica di austerità che ha previsto la chiusura della radiotelevisione pubblica e tagli al pubblico impiego, stipendi e pensioni. Il suo governo ha riportato il paese alla crescita nel secondo trimestre del 2014, ma un quarto dei greci rimane disoccupato e un terzo è sotto il livello di povertà. Nel 2009 Samaras ha conquistato la guida del partito, strappandola all'ex primo ministro Costas Karamanlis, il cui omonimo zio era stato il fondatore del partito. Le sue preferenze negli ultimi sondaggi sono date al 27,8%, con 3,4 punti percentuali in meno rispetto al 31,2% del suo diretto antagonista, Alexis Tsipras, segretario del partito di sinistra radicale Syriza.
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