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Tsipras chiede ai greci una maggioranza assoluta: con l’Ue non…

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domenica le elezioni

Tsipras chiede ai greci una maggioranza assoluta: con l’Ue non rispetteremo accordi precedenti. Monito di Schaeuble sul Qe

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Alexis Tsipras, presidente del partito di sinistra greco Syriza, ingegnere quarantenne favorito per le legislative di domenica, ha lanciato un appello ai greci per avere una «maggioranza assoluta» in modo da poter avere «le mani libere per negoziare» con i creditori dello Stato. «Sappiamo che siamo a un passo dalla maggioranza assoluta in Parlamento» che è «una necessità se vogliamo avere le mani libere e un forte potere di negoziazione» ha dichiarato Tsipras nel corso di una conferenza stampa con i media greci.

Da una Atene in piena campagna elettorale i toni del vincitore annunciato sono secchi, le scelte nette come se Atene fosse signora epadrona del proprio destino. Un governo Syriza «non rispetterà accordi firmati dal suo predecessore» dice in conferenza stampa Tsipras, spiegando che «il nostro partito rispetta gli obblighi che derivano dalla partecipazione della Grecia alle istituzioni europee. Ma l'austerità non fa parte dei trattati di fondazione dell'Ue».

Come prevedibile, i due fatti più importanti della settimana che riguardano il destino dell’Unione europea, si intrecciano: le elezioni politiche in Grecia del 25 gennaio e il quantitative easing, misure di stimolo all’economia, deciso dalla Banca centrale europea per rilanciare la crescita dell’eurozona e scongiurare il persistere della deflazione.

Schaeuble a Davos
«Se ho capito bene, se la Grecia rifiuta il programma non farà parte del Quantitative easing» insomma non verrà aiutata con l’immissione di liquidità decisa ieri dalla Bce guidata da Mario Draghi. Lo dice il ministro dell'Economia tedesco, Wolfang Schaeuble, al Word economic forum di Davos e ricorda che la Germania ha fatto molto per aiutare il Paese ed «euro o no, la Grecia ha bisogno di riforme strutturali. Negli ultimi anni ha fatto più progressi delle attese».

Merkel a Firenze
L’avvertimento non sembra però una condanna senza appello visto anche le parole di Merkel: «Il vero cuore dei nostri principi è quello della solidarietà. Voglio che la Grecia, nonostante le sue difficoltà, resti a far parte della nostra storia» dice Merkel durante la conferenza stampa a Firenze. Sulle elezioni in Grecia «non sono preoccupata per il risultato. La popolazione scegliera' in maniera libera e indipendente la strada da percorrere. Sono sicura che troveremo delle soluzioni». Così la cancelliera a chiusura del bilaterale Italia - Germania.

I tempi, le scadenze
Il programma di assistenza finanziaria alla Grecia sarà probabilmente prorogato oltre la scadenza, prevista il prossimo 28 febbraio. Ma per poter dare il via libera alla proroga è necessario che il nuovo esecutivo che uscirà dalle elezioni di domenica prossima ne faccia richiesta e difficilmente la riunione dell'Eurogruppo di lunedì prossimo a Bruxelles potrà decidere sul rinvio del programma. Un alto funzionario europeo ha ricordato che «l'attuale programma scade 5 settimane dopo le elezioni, il 28 febbraio, e dal primo marzo non ci sarà più». In ogni caso il nuovo governo di Atene, «qualunque esso sia, terrà conto degli interessi e del bene della società greca. Non sono preoccupato», ha aggiunto il funzionario. La riunione successiva dei ministri delle Finanze dei Paesi dell'area euro è prevista per il 16 febbraio.

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