Italia 3/4 Grecia, cronaca di una crisi / Dal caos elettorale alle rivolte…

Dalle urne esce qualcosa di simile a una “tempesta perfetta”: nessun partito ottiene la maggioranza necessaria, con Nia Democratia di Antonis Samaras che si attesta vicina a al 30% dei voti e 129 seggi. Viene formato un esecutivo con l'appoggio esterno del Pasok e di Dimar, la Sinistra democratica: un governo di salute nazionale che porta in Parlamento ad approvare l'ennesimo piano di austerity che fa scoppiare violente manifestazioni di piazza. È la scintilla che fa esplodere l'affermazione di partiti alternativi a quelli tradizionali che hanno collaborato con le istituzioni internazionali: dalla sinistra radicale di Syriza agli estremisti di destra di Alba Dorata. Le tensioni portano il governo a chiudere tv pubblica e la radio Ert. Si sfila dalla coalizione di governo la formazione di sinistra DImar.