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    Grecia, polemica per gli exit poll anticipati. Nea Democratia: «Vergogna, intervengano i giudici»

    (Afp)
    (Afp)

    Prima della chiusura dei seggi e dei primi exit poll, i media greci hanno riproposto gli ultimi sondaggi realizzati venerdì in vista del voto, tutti superati dalla diffusione poco dopo le 18 dei primi exit poll.

    Il sondaggio Mrb per StarTv assegnava a Syriza il 31,2 %, il 26% a Nea Democratia (Nuova Democrazia), il 6,5% a To Potami, il 5,5% ad Alba Dorata, il 4,5% al Partito comunista, il 4% al Pasok, il 3,2% ai Greci indipendenti e il 2,4% al nuovo partito di George Papandreou. Gli indecisi sono il 13,2% .

    Il sondaggio dell'istituto Gpo realizzato per vari media greci vede invece Syriza al 33,4%, Nuova Democrazia al 26,7%, Alba Dorata al 5,1%, il Pasok al 5%, i comunisti al 4,9%, i Greci indipendenti al 3,5%, George Papandreou al 2,9% e i nazionalisti del Laos all'1,4%. Gli indecisi sono stimati al 9,3 per cento.

    Altri sondaggi non ufficiali, diffusi da Syriza ma rilanciati anche dal Pasok, davano invece la maggioranza assoluta a Tsipras, un risultato per certi versi clamoroso che verrebbe vissuto con preoccupazione a Bruxelles e Berlino. Sondaggi confermati dagli exit poll, che vedono Syriza trionfare con il 35,5% - 39,5% dei voti, una vittoria schiacciante su Nuova Democrazia, distaccata di oltre 10 punti.

    Nea Demokratia denuncia «la vergogna» di anticipazioni di risultati elettorali, presumibilmente presi dagli exit poll, che circolerebbero già su blog in internet. E chiede alla magistratura di «intervenire immediatamente» per bloccare la diffusione, «esplicitamente vietata dalla legge». «È un tentativo di influenza la volontà degli elettori», dice un comunicato del partito.

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