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Gentiloni: il risultato greco può servire anche all’Italia

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le reazioni al voto in grecia

Gentiloni: il risultato greco può servire anche all’Italia

Inevitabili le reazioni al voto greco che consegna il Paese simbolo della crisi di debiti sovrani a un partito di sinistra radicale che per un soffio non arriva alla maggioranza assoluta dei seggi. Parla il nostro capo della diplomazia. «Da mesi è in corso un braccio di ferro tra austerità e flessibilità e non c'è dubbio che il risultato greco, se gestito politicamente dalla Grecia e dall'Unione europea con un negoziato realistico e flessibile, va incontro alla domanda di uscire da quella rigidità che poniamo anche noi italiani», dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ad Agorà su Rai3.

«L'Europa da giugno ha abbastanza cambiato strada - ha proseguito il ministro - tutti si sono resi conto con le affermazioni dei partiti antieuropei che l'Europa doveva porsi il problema, da qualche mese si discute con meno rigidità, si parla di investimenti e di crescita e Italia e Francia spingono la Germania verso quella direzione. La decisione di Draghi ha dato un contributo verso quella direzione e ora il risultato greco può essere un ulteriore contributo, se usato ragionevolmente, se viene invece interpretato come una rottura no». Ma, ha aggiunto Gentiloni, «credo, avendo letto molto su Tsipras, che lui sia un animale politico e che quindi utilizzerà la sua vittoria politicamente, anche con una certa spregiudicatezza».

Gozi: lo Tsipras italiano si chiama Matteo Renzi
«Nel nostro Paese la lista Tsipras alle Europee ha raccolto il 4%: un decimo di quanto ha totalizzato il Pd. Più saremo efficaci nella spinta di cambiamento in Europa, meno spazio, che vedo già ridottissimo, ci sarà per esperienze simili in Italia». Se ne è detto convinto il sottosegretario Pd alle Politiche Ue Sandro Gozi, intervistato dal «Quotidiano Nazionale» sul risultato delle elezioni in Grecia, convinto che «in Italia credo nessuno incarni la volontà di cambiamento come fa Tsipras in Grecia». O meglio «ce ne è uno e si chiama Matteo Renzi».

Stampa tedesca: Tsipras pericoloso
I creditori tedeschi non si faranno mettere all'angolo dal «pericoloso» leader della sinistra radicale greca, Alexis Tsipras, dopo il trionfo alle elezioni. Dalla Bild alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, sulla stampa si esprime preoccupazione per la vittoria di Syriza. «Scusi, signor Tsipras, ma sta esagerando», titola il tabloid Bild che giudica «pericoloso» il programma di governo della sinistra radicale greca che non intende rispettare le politiche di austerità. «L'eurozona non è una bisca in cui ognuno può giocare come vuole», insiste la Bild. Per il settimanale Spiegel, il trionfo di Syriza è uno «scenario dell'orrore», ma il voto «potrebbe rimanere nella storia» e segnare «il giorno in cui i greci prendono il proprio destino nelle mani».

Impossibile per la Bce la ristrutturazione del debito greco
Le reazioni politiche si mischiano con valutazioni dei tecnici di Francoforte. È impossibile per la Bce accettare una ristrutturazione del debito greco. Lo afferma il membro del direttorio della Banca centrale europea, Benoit Coeure, in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt all'indomani della vittoria di Syriza in Grecia. «È assolutamente chiaro - afferma Coeure - che non possiamo approvare alcuna riduzione per ciò che riguarda i titoli greci detenuti dalla Bce. È impossibile per ragioni giuridiche».
La Bce detiene attualmente 27,2 miliardi di euro in titoli di stato greci.

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