1/6 La Russia declassata/Una decisione “ordinata da Washington”
Un rating da “spazzatura”? In russo la parola infamante è musor, e in coro giornali e siti nazionali la respingono. L'agenzia Tass, per esempio, relega alla sezione Economia la notizia che l'agenzia americana Standard & Poor's ha peggiorato il giudizio sul debito sovrano russo per portarlo sotto il livello “investment grade”: da BBB- a BB+ nella categoria “junk”, speculazione, spazzatura. Bocciatura attesa, peraltro, e che secondo il governo ha poco a che fare con un Paese che conta su risorse naturali straordinarie e che, grazie a queste, ha dato stabilità alle proprie finanze. Come fa notare il portavoce di Vladimir Putin, Dmitrij Peskov, “una simile decisione ha un legame minimo con l'economia, ed è stata voluta. Le imprese serie probabilmente non si baseranno su questo rating, che non riflette la situazione reale”. Vassilij Nebenzia, viceministro degli Esteri, la mette in un altro modo: il declassamento della Russia è stato deciso “su ordine diretto di Washington”, ha detto all'agenzia Ria Novosti, sull'onda “di questa nuova ondata di isteria antirussa”.
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