Grillo e Casaleggio hanno scritto ieri sera ai parlamentari del Pd per chieder loro di esprimere le preferenze per i candidati alla presidenza della Repubblica. Insistendo sul rendere pubblica una rosa di nomi che saranno votati dagli iscritti al M5S. E da stamattina pubblica sul sito le riposte dei parlamentari, che per ora sono davvero poche.
Pippo Civati («Caro Beppe, caro Gianroberto, ho scritto questa lettera al gruppo del Pd. La condivido anche con voi») propone per primo il nome di Romano Prodi. In 4 - Pippo Civati, Franco Monaco, Sandra Zampa, Corridino Mineo, quindi due della minoranza Dem e due prodiani - fanno il nome del 'Professore'. «Qualora ci fosse una significativa convergenza, fin dalla prima votazione sosterrei Romano Prodi», ha risposto Mineo mentre Zampa osserva: «So quanto è stimato e conosciuto all'estero. Conosco la sua onestà e la sua autonomia dai poteri. Il suo rispetto per le istituzioni. Che vuole che le risponda? Per me è Prodi». «A mio avviso, Prodi è un galantuomo e soprattutto è la personalità più autorevole e con il più elevato standing internazionale di cui dispone il nostro paese», aggiunge Monaco e sulla stessa linea di Civati.
In due, invece, protestano. «Io credo che non abbia senso una mia indicazione individuale, né un voto che non mi è chiaro a chi sarebbe aperto viste le regole con cui è possibile votare sul sito del Movimento», risponde Roberto Rampi. Rampi sottolinea anche « che una delegazione del Movimento dovrebbe partecipare come sempre in passato agli incontri con il Pd». Il senatore Stefano Esposito, primo firmatario dell’emendamento che ha riscritto l’Italicum, non usa giri di parole: «Vai a zappare la vigna caro Beppe».
© Riproduzione riservata