Italia 2/6 La Russia declassata/Nessun “martedì nero” per i mercati

Il giorno dopo il declassamento era atteso come un vero “martedì nero” per i mercati russi: in realtà - e forse perché la decisione era attesa - il rublo ha riguadagnato un poco di terreno e l'indice Rts di Mosca si è limitato ad aggiungere un -0,6% al -4,8% perduto il giorno prima, anche se i rendimenti sul debito governativo sono saliti al 15,40% e i Credit default swap hanno aumentato ancora il costo per assicurarsi da un default del debito russo. Ma l'impatto è destinato a farsi sentire: il marchio “junk” sull'affidabilità creditizia della Russia va ad aggravare una crisi nata dall'Ucraina e dalle sanzioni che stanno isolando l'economia del Paese, e su cui si è aggiunto il calo dei prezzi del petrolio, principale fonte di reddito.