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5/6 La Russia declassata/Una primavera di proteste?

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    5/6 La Russia declassata/Una primavera di proteste?

    La misura delle difficoltà che attendono i russi nei prossimi mesi, ma anche della loro relazione con Vladimir Putin, è chiara nelle parole del vicepremier Igor Shuvalov a Davos: inutile che l'Occidente si affanni a cercare di rovesciare Putin, ha detto colui che viene considerato uno degli uomini più ricchi di Russia. La gente è pronta a mangiare meno e a sacrificare il proprio benessere pur di sostenere il presidente: “Quando un russo avverte pressione dagli stranieri - ha detto Shuvalov - non tradirà mai il proprio leader. Mai. Supereremo ogni momento difficile, mangeremo di meno, useremo meno elettricità”. Prontamente su internet sono apparse le foto delle residenze di Shuvalov a Mosca, a Londra e in Austria: ecco dove sopporterà questo momento difficile, scrive un attivista dell'opposizione. Mentre l'ex ministro delle Finanze Aleksej Kudrin ricorda che le cose potrebbero essere meno semplici di quanto pensi Shuvalov. “I prezzi al consumo continuano ad aumentare - ha spiegato -. Si iniziano a vedere licenziamenti di massa. A Mosca 100mila persone hanno perduto il lavoro solo nelle costruzioni, vediamo segnali di crisi nell'industria dell'auto. Ci sarà un serio rallentamento della modernizzazione”. “Siamo russi, abbiamo sopportato la fame e il freddo”, è convinto un deputato della regione di Sverdlovsk, Ilja Gaffner. Il tempo metterà alla prova tanta pazienza, mentre l'opposizione rialza la testa: per il 1° marzo il suo leader più famoso, Aleksej Navalnyj, sta preparando una grande manifestazione di protesta contro il Cremlino, che si chiamerà “Vesnà”, primavera.

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