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    Chi è Kammenos, la destra alleata di Tsipras che vuol far pagare più tasse agli ebrei

    I Greci Indipendenti (in greco Anexartitoi Ellines, An.El.), il partito di destra dichiaratamente anti-austerità e anti-immigrazione guidato da Panos Kammenos, 50 anni, è una miscela politica poco rassicurante. Kammenos viene considerato, dagli analisti greci, un personaggio pronto a staccare la spina al nuovo esecutivo non appena se ne presentasse l'occasione giusta.

    Detto questo i Greci indipendenti (Anel) nascono da una scissione da Nea Dimokratia di Antonis Samaras quando nel 2012 si rifiutarono di votare la fiducia al governo tecnico di Lucas Papademos, ex vice presidente della Bce e al memorandum d'intesa firmato con la troika (Ue, Bce e Fmi).

    Nei governi di centro-destra guidati da Costas Karamanlis, oggi ritiratosi a vita privata a Rafina, una localita sulla costa vicino Atene, ha ricoperto la carica di ministro della Marina mercantile, un ruolo importante in Grecia, sede degli armatori più influenti del pianeta, ma adesso ha agguantato l'influente poltrona di ministro della Difesa.

    Kammenos è balzato agli onori della cronaca per aver detto nel corso di un'intervista tv che gli ebrei greci, oltre che i musulamni e i buddisti, pagano meno tasse rispetto alla media degli altri contribuenti e che godono di un trattamento speciale. Frasi che hanno scatenato le ovvie proteste e le accuse di antisemitismo da parte della comunità ebraica ellenica.

    Kammenos si è fatto promotore di una commissione d'inchiesta parlamentare per indagare sulle radici della crisi economica della Grecia. La sua teoria è che Atene sia stata il bersaglio di una “congiura internazionale”. Corruzione e clientelismo diffuso non sono cause sufficienti per Kammenos per spiegare la crisi più devastante della storia moderna del paese.

    Kammenos però non è solo un nazionalista del passato: ha saputo costruire un nuovo partito dal nulla utilizzando sapientemente Internet e i social network. Il suo partito si batte per la diffusione dei valori della Chiesa greco-ortodossa, è contrario all'immigrazione, al multiculturalismo ed è favorevole alla messa al bando dei senzatetto che occupano case disabitate. Inoltre è favorevole all'euroscetticismo e sostiene un facile populismo di destra.

    Un alleato scomodo per Alexis Tsipras. Una sorta di “strana coppia”, quella Tsipras-Kammenos, che però era nell'aria da tempo: risale infatti al 6 maggio 2012 - giorno delle elezioni parlamentari - una dichiarazione del leader di Anel che non escludeva un'alleanza con Syriza nel comune rifiuto del rigore imposto da Bruxelles. A poco meno di tre anni da quel giorno, l'alleanza allora ventilata si è finalmente concretizzata. Salvo preoccupare non pochi analisti che vedono fra Tsipras e Kammenos più punti di attrito che non d'intesa. Anel è nato il 24 febbraio del 2012 in seguito ad una scissione di un'ala di Nuova Democrazia guidata da Kammenos.

    Alle parlamentari del maggio 2012, dopo essersi distinto per la forte opposizione alle politiche rigoriste promosse dal governo di Lucas Papademos ottenne il 10,6% dei voti e 33 dei 300 seggi del Parlamento. Alle elezioni del giugno seguente Anel scese al 7,51%, ottenendo 20 deputati. Infine, alle europee dell'anno scorso, il partito accusa un ulteriore calo e scende al 3,47%, ma riesce comunque ad avere un eurodeputato su 22 che aderisce al gruppo parlamentare dei Conservatori e Riformisti Europei. Panagiotis 'Panos' Kammenos ha 50 anni (è nato ad Atene il 12 maggio 1965), è stato eletto per la prima volta deputato nelle fila di Nea Dimokratia nel 1993, quando aveva 28 anni. Ha studiato economia, finanza e psicologia all'Università francese di Lione e in Svizzera ed è sposato con Eleni Tzouli, dalla quale ha avuto quattro figli.

    Quest'ultimo, in particolare, ha messo Kammenos nei guai nel settembre 2013, quando venne indagato dalla magistratura di Salonicco per aver incitato i partecipanti ad un suo comizio a “linciare” Christos Pachtas, sindaco di Aristoteli, perché - a suo parere - “corresponsabile” dell'inquinamento delle falde idriche della zona provocate dagli scavi di una compagnia mineraria. “Andate a linciare Pachtas ed io sono con voi”, aveva detto Kammenos senza rendersi conto che qualcuno lo aveva registrato ed aveva portato il nastro dal giudice. Con queste divergenze di fondo, quindi, è facile prevedere che il governo di coalizione Syriza-Anel non avrà vita facile.

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