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Nasce il governo Syriza, crolla la Borsa

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Nasce il governo Syriza, crolla la Borsa

L’ARIA È CAMBIATA

Il governo greco si oppone

alla decisione della Ue

di rinnovare le sanzioni

alla Russia perché non era stato informato

ATENE

Il primo governo che rompe 40 anni di dominio socialista o conservatore, è nato ieri ad Atene. È un esecutivo anti-troika, snello, con dieci ministri rispetto ai 18 precedenti dell’esecutivo guidato da Antonis Samaras. E che il vento sia cambiato ad Atene si è capito quando il viceministro con delega ai rapporti economici internazionali di Syriza Euclid Tsakalotos ha detto alla Bbc: «È irrealistico aspettarsi che la Grecia possa ripagare interamente il suo enorme debito. Nessuno crede che il debito greco sia sostenibile, nessun economista può pensare che potremo pagare tutto quel debito. È impossibile».

Non solo. Atene si è anche opposta a un rinnovo delle sanzioni alla Russia dichiarando di non essere stata informata.

Il presidente della Repubblica, Karolos Papoulias, ha reso nota la lista dei ministri del governo del neo-premier greco Alexis Tsipras, 40 anni. Alle Finanze c’è il “falco anti-austerity” Yanis Varoufakis, l’uomo chiave del nuovo esecutivo, mentre Yanis Dragasakis, sarà vice premier con delega ai negoziati con la Ue.

Al controverso leader del partito di destra, alleato a sorpresa di governo, Panos Kammenos, apparso molto soddisfatto, disteso e sorridente, è stato assegnato il ministero della Difesa. Kammenos ha voluto lanciare un messaggio di amicizia, nel breve percorso a piedi verso il palazzo presidenziale, verso l’Italia. Kammenos, ha giurato davanti all’arcivescovo ortodosso Ieronimos, con la mano sulla Bibbia, al contrario di quanto fatto da Tsipras.

Agli Esteri è stato assegnato Nikos Kotzias secondo cui «iniziare le discussioni sul debito greco fa parte dei futuri negoziati dell’esecutivo».

Il ministero degli Interni sarà guidato da Nikos Voutsis mentre al dicastero dell’Economia, Infrastrutture, Marina mercantile e Turismo, andrà Giorgos Stathakis, (uno dei due emissari di Tsipras inviati a novembre al road show sul programma di Syriza presso i banchieri della City di Londra) mentre il vice-ministro con delega per la Marina Mercantile sarà Theodoris Dritsas. Al ministero della Produzione, Ricostruzione dell’Ambiente e dell’Energia è stato nominato Panayotis Lafazanis che ha voluto ribadire all’uscita dal palazzo presidenziale che «l’austerità è finita, la troika non è l’Europa e che i finanziamenti concessi dai creditori non devono essere usati per pagare il debito ma andare a finanziare l’economia reale».

Aristidis Mpaltas andrà al ministero della Cultura, Istruzione e Affari religiosi. Al ministero della Sanità è stato nominato Panaytis Kouroumplis.

Domani è atteso ad Atene Martin Schulz, presidente del Parlamento euroeo, e venerdì arriverà il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e saranno scintille, in visita ufficiale ma senza un mandato specifico. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. «Jeroen Dijsselbloem - ha spiegato - andrà in visita ad Atene. Non avrà un mandato, ma non ne ha bisogno. Abbiamo libertà di movimenti in Europa».

Ma il nuovo Governo Tsipras non è piaciuto al mercato greco. Alla Borsa di Atene l’indice generale è arrivato a cedere il 6% per poi risalire a -4% e chiudere -3,69%, con i titoli bancari in difficoltà (Eurobank -20%, Alpha -19% e Pireus -18%). Come lunedì sotto forte pressione anche i titoli di Stato: il rendimento sul decennale ellenico è salito di 40 punti base, con il rendimento al 9,21 per cento. In due giorni la Borsa di Atene ha perso quasi il 10 per cento. L’euro ha reagito alle tensioni apprezzandosi sul dollaro.

Gli investitori guardano con cautela al nuovo esecutivo sottolineando che il programma di aiuti della troika scade a fine febbraio e deve ancora essere sborsata l’ultima tranche da 7 miliardi ma non c’era accordo con il Governo Samaras sui nuovi tagli chiesti da Ue e Fmi. Negoziato reso ancora più difficile ora che l’Esecutivo è guidato dalla strana coppia Syriza-Greci indipendenti.

Infine va segnalato come scrive il sito KeeptalkingGreece, che il primo ministro uscente Antonis Samaras ha chiuso la porta alle sue spalle al Maximos Mansion senza incontrare il nuovo premier. Via computer, documenti, carte, tutto. Al di là dello sgarbo istituzionale c’è anche lo stupore di un trasloco che ha portato via tutto. Su Twitter, anche i conservatori, hanno espresso la loro meraviglia sull’atteggiamento di Samaras. Uno di questi è Evangelos Antonaros, portavoce del governo sotto l’esecutivo di Kostas Karamanlis. «Comportamento problematico che espone un intero partito politico. La grandezza nella sconfitta è la grande differenza che rende qualcuno un grande leader», ha twittato Antonaros.

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