Italia

No Tav, notte di guerriglia in Valsusa dopo la condanna dei 47…

  • Abbonati
  • Accedi
TORINO-LIONE

No Tav, notte di guerriglia in Valsusa dopo la condanna dei 47 attivisti. Rinvio del processo per Erri De Luca

(Ansa)
(Ansa)

Tre persone denunciate per resistenza aggravata, danneggiamento e interruzione di servizio pubblico, l'autostrada A32 chiusa per qualche ora a causa dei fumogeni, una sassaiola contro gli agenti e lancio di lacrimogeni per fronteggiare le proteste. Ecco il bilancio di una serata di disordini dopo la sentenza di condanna del tribunale di Torino a carico di 47 esponenti del Movimento No tav per gli scontri dell'estate del 2011.

Si è chiuso con condanne da due mesi a quattro anni e mezzo e con sei assoluzioni il maxi processo che per due anni si è svolto nell’aula bunker del carcere di Torino. La lettura del dispositivo è stata accolta tra le urla, “vergogna, fuori dalla Valsusa”, poi un presidio di protesta fuori dall’aula. Nel pomeriggio di ieri l’assemblea del Movimento a Bussoleno e il corteo lungo le strade del paese e sulla statale 24. Un gruppo di una ventina di persone, come riferito dalla Questura di Torino, ha iniziato il lancio di fumogeni all’altezza della galleria Prepontin, lungo l'autostrada, e sono cominciati i disordini andati avanti alcune ore.

Sul piano giudiziario, intanto, oggi c’è stata la prima udienza del processo a carico dello scrittore Erri De Luca. «Se sarò condannato non farò ricorso», ha affermato De Luca a margine del processo a Torino. Prima dell'inizio dell'udienza lo scrittore ha firmato alcune copie del suo libro. L'udienza è stata aggiornata al 16 marzo. De Luca era stato rinviato a giudizio, nel giugno del 2014, per istigazione a delinquere, con l’accusa di aver incitato al sabotaggio della Tav durante alcune interviste del 2013. La società Ltf, responsabile dei lavori per la realizzazione del cunicolo esplorativo per l’Alta velocità, aveva denunciato lo scrittore per alcune frasi a sostegno delle azioni di militanti No Tav contro aziende impegnate nei lavori del cantiere di Chiomonte.

Gli avvocati della difesa hanno annunciato il ricorso in appello contro la sentenza a carico dei 47 No Tav, per un totale di oltre 140 anni di carcere, e hanno parlato di pene “spropositate”. Per il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, invece, si è trattato di una sentenza che ristabilisce il primato della legalità.

© Riproduzione riservata