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Renzi, ma non solo. Sono i piccoli partiti emarginati dai Tg più…

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partiti e informazione

Renzi, ma non solo. Sono i piccoli partiti emarginati dai Tg più che Beppe Grillo

Renzi ma non solo. I dati sulla distribuzione dei tempi riservati dai sette principali Tg nazionali a partiti e soggetti politici,non mancano di riservare qualche sorpresa. Non sempre, per esempio, il Movimento 5stelle risulta così emarginato come sembra.

I dati sono quelli dell’Osservatorio di Pavia e si riferisconoai telegiornali di prima serata, quelli di maggior ascolto. Il periodo è l’intero anno, il 2014, esente quindi dai condizionamenti di rilevazioni più brevi, influenzabili da un singolo evento, come una convention di partito.

Il tempo preso in esame è quello gestito direttamente dal soggetto politico, in prima persona, o tempo “di parola”. Un elemento importante, certo non l’unico per valutare la parzialità o meno dell’informazione televisiva, soprattutto da quando alcune sentenze della magistratura hanno “spostato” l’asse della par condicio da una rilevazione meramente quantitativa a una anche qualitativa.

Partendo dal Tg1, il Governo ha quasi in terzo dei tempi di parola, il 30,3% mentre tra i partiti prevale il Partito Democratico con il 18,7% e Forza Italia-PDL con il 14,1%. Il Movimento 5Stelle ha il 12,1% del tempo parola totale (per la cronaca, 885 minuti e 45 secondi), circa il doppio di NCD (6,1%). I soggetti istituzionali (Presidente della Repubblica, della Camera e del Senato), sono, insieme, al 5,7% del tempo gestito in prima persona. Tempo che, però, in genere, non premia le figure istituzionali.

Quanto ai singoli soggetti, Matteo Renzi ha il 14,9% del tempo ad essi riservato, seguito a distanza da Angelino Alfano (5,6%), da Giorgio Napolitano (3,9%) e da Silvio Berlusconi (3,3%).

Le cose non cambiano molto al Tg2. Scende la quota del governo al 25%, il Pd resta al 18% come al Tg1, Forza Italia-PDL al 14,6%, 5Stelle al 13,7%, i soggetti istituzionali al 6,4%, l’Ncd al 5,9% degli 843 minuti e 54 secondi di tempo di parola riservato ai partiti nel corso del 2014. Al Tg2, Renzi ha il 15,6% del tempo, Alfano il 5,6%, Berlusconi il 4,6%, Napolitano il 3,9 per cento, Grillo il 2,9 per cento, preceduto da Matteo Salvini (3,6%).

Al Tg3 le cose cambiano un po’ rispetto agli altri due Tg della Rai. Scende ancora il Governo (23,9%), sale il Pd (24,3%), con Forza Italia al 13,8% e il Movimento 5Stelle al 12,9 per cento. I piccoli partiti, in tutti i Tg Rai, hanno quasi sempre percentuali residuali. Al Tg diretto da Bianca Berlinguer, Renzi ha il 17,7% del tempo parola tra i soggetti, seguito da Napolitano con il 4,1%, Alfano con il 3,7%, Grillo con il 3,5%, Berlusconi con il 3,3 per cento.

Renzi o non Renzi, il Tg4, anche senza Emilio Fede, è fedele nei secoli: Forza Italia è il primo partito anche nel 2014, con il 34,4% dei 478 minuti riservati al tempo di parola dei soggetti politici. Segue il Governo, con il 24,7% dei voti, il Pd con il 18%, il Movimento 5Stelle con l’8,3%, percentuale significativamente più bassa rispetto ai Tg Rai. Da rilevare la bassa percentuali di NCD: il partito di Alfano ha solo l’1,5% del tempo parola rispetto al 3,8% della Lega Nord. Sinistra e Libertà, per esempio, ha solo lo 0,4%, ben al di sotto delle percentuali dei Tg Rai, comprese tra il 2% e il 3,9%. Matteo Renzi, comunque, è il soggetto politico con la maggior presenza, pari al 30,3% di quella dei soggetti politici, seguito da Berlusconi al 18,8% e da Giovanni Toti con il 10,1%.

Al Tg5 le distanze si accorciano e si riequilibrano rispetto al Tg4: Forza Italia è sempre il primo partito, con il 24,8% del tempo, seguita dal Governo con il 21,6% e dal Pd con il 19,7 per cento. Movimento 5Stelle all’8,2% mentre l’NCD risale al 4,9%, la stessa percentuale della Lega Nord. Le percentuali dei soggetti istituzionali sono, come facilmente si sarebbe previsto, inferiori a quelle dei Tg del servizio pubblico.

A Studio Aperto sono rimasti alla Seconda Repubblica, con Forza Italia al 32,7%, il Governo al 14%, il Pd al 23,5%. Studio Aperto è l’unica testata televisiva nazionale dove Silvio Berlusconi, fuori dal Parlamento per gran parte dell’anno, ha più spazio del presidente del Consiglio Matteo Renzi, anche lui peraltro fuori dal Parlamento.

Un discorso a parte merita il Tg de La 7 diretto da Enrico Mentana. Il Movimento 5Stelle è il secondo partito per tempo di parola, con il 16,8% di quello totale, con il Pd al 20%, Forza Italia al 10%, al Lega Nord al 5,6%. Il Governo ha quasi un terzo di tale tempo, il 31,2% del totale. Un risultato che si ritrova nei tempi dedicati dal Tg ai soggetti politici e istituzionali: il 24,6% va a Matteo Renzi, il 7,3% a Beppe Grillo, il 4,8% a Berlusconi, il 3,2% a Matteo Salvini e il 3% ad Alfano.

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