Il Parlamento ucraino ha ieri dichiarato la Russia «Paese aggressore». Il motivo è semplice: le ostilità nelle zone orientali non sono mai cessate, si contano quasi giornalmente morti e attacchi, è una guerra a bassa intensità i cui cessate il fuoco lasciano il tempo che trovano. Così il crollo del rublo è solo parte del problema e certo non fa cambiare idea agli Stati Uniti su come agire contro la Russia. La Casa Bianca rende noto che potrebbe «già oggi» annunciare nuove sanzioni economiche alla Russia.
Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha inviato una lettera al collega russo, Vladimir Putin (nella foto i due capi della diplomazioni americano e russo John Kerry e Sergej Lavrov ndr), chiedendo il rispetto degli accordi di Minsk e la liberazione della pilota ucraina Nadia Savchenko, catturata dai separatisti l'anno scorso. «Ho inviato una lettera a Putin» domenica, ha detto Poroshenko in un'intervista alla tv polacca TVN Biznes i Swiat, «tra gli elementi chiave di questa missiva vi è non solo il cessate il fuoco, ma anche il rilascio di Nadia Savchenko».
Almeno quattro persone sono morte e 20 sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore nel sud-est ucraino dilaniato dalla guerra. Secondo il portavoce dell'esercito di Kiev, Vladislav Selezniov, tre soldati sono stati uccisi e 15 sono rimasti feriti nei combattimenti recenti. Al momento, inoltre, 366 militari sono ricoverati, e 15 di loro sono gravi. Il Comune di Donetsk denuncia che un civile e' morto e cinque sono rimasti feriti nei bombardamenti che si sono abbattuti ieri sulla roccaforte separatista.
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