
Se è vero, come dicono i dati Abi, che allo sportello c'è stato un vero e proprio crollo della clientela, complice l'home banking con cui oggi è possibile fare pressoché tutte le operazioni, lo sciopero dei bancari di domani non avrà certamente l'effetto dirompente che avrebbe potuto avere qualche anno fa, quando le tecnologie non avevano preso il sopravvento sulle abitudini dei clienti.
Se si escludono coloro che, soprattutto per ragioni anagrafiche, vanno ancora in banca a pagare i bollettini, o chi proprio domani avrebbe dovuto fare importanti operazioni, come per esempio il mutuo per l'acquisto della casa, tutti gli altri forse si accorgeranno dell'agitazione più per le manifestazioni che attraverseranno 4 grandi città, Milano, Roma, Ravenna e Palermo che per la chiusura degli sportelli.
Date le premesse arrivate dalle assemblee dei lavoratori a cui hanno partecipato in 100mila molte filiali, forse la maggior parte, potrebbero rimanere chiuse. Come spiegano alcuni grandi gruppi, però, tutti i servizi on line verranno praticamente garantiti, gli Atm da cui si può prelevare e con cui si possono fare versamenti saranno pienamente operativi. E per rimanere sull'attualità, visto che siamo alla fine del mese anche per operazioni l'accreditamento degli stipendi, dalle banche assicurano che non ci saranno problemi: la tecnologia odierna esclude la manualità umana, tutto è elettronico e automatizzato per cui a meno che non vi siano sabotaggi gli stipendi che in genere vengono accreditati prima del 30 saranno accreditati regolarmente.
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