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Ucraina, si chiudono in un nulla di fatto i colloqui di pace tra Kiev e…

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12 civili uccisi oggi nei bombardamenti

Ucraina, si chiudono in un nulla di fatto i colloqui di pace tra Kiev e separatisti

Giornalisti all’esterno della residenza presidenziale di Minsk dove sono in corso i colloqui per il cessate il fuoco (Afp)
Giornalisti all’esterno della residenza presidenziale di Minsk dove sono in corso i colloqui per il cessate il fuoco (Afp)

Dopo oltre 4 ore si sono conclusi in un nulla di fatto i colloqui di pace a Minsk tra la delegazione del governo ucraino e i separatisti filo-russi. Lo ha annunciato il capo delegazione di Kiev. L'obiettivo immediato dell'incontro, dopo quello del 5 settembre e del 9 dicembre, era raggiungere un nuovo cessate il fuoco, nonostante i due precedenti non siano mai stati rispettati.

I colloqui, cui hanno partecipato anche l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e la Russia, avevano l'obiettivo di fermare l'escalation di violenze che ha di fatto reso desueta la tregua firmata a settembre dello scorso anno, sempre a Minsk.

L'Osce ha dichiarato che un «documento che impegna a un cessate-il-fuoco immediato e il ritiro delle armi dalla linea di contatto, potrebbe essere firmato nell'ambito di queste discussioni». Il presidente russo Vladimir Putin, nel frattempo, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel, nel corso della quale i tre leader hanno esortato le fazioni in lotta in Ucraina a concordare con urgenza un cessate-il-fuoco nell'ambito dei negoziati di pace in corso a Minsk. «È stata espressa la speranza che le questioni relative ad un urgente cessate-il-fuoco e al ritiro delle armi pesanti occuperanno un posto centrale nell'agenda» dei colloqui di pace di Minsk, ha fatto sapere il Cremlino in un comunicato.

Intanto almeno altri dodici civili sono morti oggi in Ucraina orientale, vittime dei bombardamenti a tappeto da parte dei ribelli filo-russi contro Debaltsevo, strategico nodo ferroviario situato nella regione di Donetsk, sul confine amministrativo con quella di Lugansk: lo ha denunciato il capo della polizia regionale fedele a Kiev, Vyaceslav Abroskin, secondo cui i quartieri residenziali sono sottoposti a fuoco di artiglieria pesante senza soluzione di continuità. A sua volta Stepan Poltorak, ministro della Difesa ucraino, ha ammesso che la città è ormai «parzialmente controllata» dai separatisti, passati all'offensiva alcuni giorni fa. La presa di Debaltsevo avrebbe un'importanza strategica fondamentale, perchè consentirebbe ai ribelli di unificare la linea del fronte e di saldare le forze delle due principali roccaforti insurrezionali.

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