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Angela Merkel conferma: sui debiti nessun condono

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La risposta. Berlino ribadisce la linea dura

Angela Merkel conferma: sui debiti nessun condono

  • –dal nostro corrispondente

Tra dichiarazioni retoriche e tatticismi negoziali, tra i dogmi degli uni e il populismo degli altri, l'establishment comunitario e il governo greco sono alla ricerca disperata di un nuovo modus vivendi. Lo sguardo corre alla prossima settimana quando il premier Alexis Tsipras, che a parole vuole rivedere drasticamente il programma economico e gli aiuti finanziari dell'Europa, dovrebbe illustrare con precisione le linee guida del nuovo esecutivo.
Il nuovo ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, effettuerà nei prossimi giorni un viaggio in alcune capitali europee per toccare con mano la disponibilità dei grandi Paesi a cambiare la politica economica finora seguita in Grecia, discutendo anche di un riscadenzamento o di una ristrutturazione del debito, ormai pari al 175% del prodotto interno lordo. Varoufakis sarà quindi a Parigi, Londra e Roma dove incontrerà i suoi omologhi (per ora una tappa a Berlino non è prevista).

Il vertice di venerdì tra Varoufakis e il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem è stato inconcludente. Mentre il primo ha rinnegato gli impegni dei precedenti governi greci, il secondo ha chiesto al Paese di rispettare le promesse di riforme e risanamento. Ieri Tsipras – in attesa di un suo prossimo incontro con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker - ha tentato di calmare le acque dopo che le recenti prese di posizione del suo governo hanno innervosito i partner e scosso i mercati.
«Nessuno vuole conflitti e non abbiamo mai voluto agire unilateralmente sul nostro debito - ha spiegato Tsipras in un comunicato -. Abbiamo bisogno di tempo per (…) mettere a punto il nostro programma di rilancio a medio termine, che terrà conto degli obiettivi di attivo primario e comprenderà riforme radicali per combattere l'evasione fiscale, la corruzione e il clientelismo». Su quest'ultimo fronte, Bruxelles accoglierà con favore le promesse greche. L'incertezza riguarda il resto della politica economica.

Negli ultimi giorni, il governo ha rinnegato misure varate in precedenza, relative in particolare al mercato del lavoro e alle privatizzazioni. Ieri Atene si è detta pronta a rimborsare il debito detenuto dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale. E quello detenuto dai partner europei? In un commento a Bloomberg, Dijsselbloem si è limitato a dire: «Accolgo con favore il comunicato del premier Tsipras (…) Tocca ora al governo greco decidere come muoversi».
Nel frattempo, mentre a Parigi e a Roma prevalgono l'attendismo e la cautela, fosse solo per capire se la Grecia possa diventare una sponda utile per allentare ulteriormente le politiche di bilancio in Europa, a Berlino l'idea di un abbuono del debito continua a preoccupare. In una intervista al giornale Die Welt, il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha detto: «Se fossi un uomo politico greco responsabile non aprirei un dibattito sulla ristrutturazione del debito».

Al quotidiano Hamburger Abendblatt, la cancelliera Angela Merkel ha aggiunto: «C'è già stato un condono volontario del debito da parte dei creditori privati le banche hanno già cancellato miliardi del debito greco. Non vedo una nuova cancellazione del debito». Se il governo federale è così duro è perché sa che la vittoria di Tsipras potrebbe essere usata da altri governi europei per rimettere in discussione la strategia perseguita finora, con esiti incertissimi agli occhi di Berlino. Ma c'è di più.
Dietro alla reazione della signora Merkel, c'è anche il tentativo di rassicurare l'opinione pubblica tedesca che il governo è pronto a difendere i suoi interessi a due settimane dal voto nella città-stato di Amburgo dove i sondaggi danno l'euroscettico Alternative für Deutschland al 6%, a tutto danno dei democristiani della cancelliera. Nel braccio di ferro tra Atene e Bruxelles, gli appuntamenti elettorali tedeschi (il prossimo è in maggio a Brema) contano quasi quanto le scadenze finanziarie greche.

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