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Berlusconi libero dopo l’8 marzo, ma resta incandidabile

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caso mediaSeT: concesso sconto di pena

Berlusconi libero dopo l’8 marzo, ma resta incandidabile

Silvio Berlusconi finirà di scontare la condanna definitiva per il caso Mediaset l’8 marzo. Il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata, di 45 giorni, a Silvio Berlusconi nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali di un anno che sta scontando per la condanna definitiva per il caso Mediaset.

Resta “incandidabile” per la legge Severino
Ora il Tribunale, sulla base anche delle relazioni dell'Uepe, dovrebbe dichiarare estinta la pena principale e quelle accessorie, tra cui l'interdizione per due anni dai pubblici uffici, ma Berlusconi resta comunque incandidabile in base alla legge Severino.

Il Tribunale ha accolto la richiesta dei legali
Il giudice del tribunale di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti, titolare del fascicolo relativo all'affidamento in prova ai servizi sociali del leader di Forza Italia, ha accolto l’istanza dei legali dell’ex premier, nonostante il parere negativo della Procura. Lo “sconto” di 45 giorni concesso a Silvio Berlusconi mette fine a una vicenda iniziata più di dieci anni fa e a un processo, che ha preso il via nel 2006, che aveva per oggetto la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici con società Usa per 470 milioni di euro che sarebbe stata effettuata da Fininvest (società di proprietà della famiglia dell'ex-premier) attraverso due società off-shore. Per la procura, le major americane avrebbero venduto i diritti alle due società off-shore, che a loro volta li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri. Berlusconi era stato condannato a quattro anni (dei quali tre indultati) ed era stato anche interdetto dai pubblici uffici per 5 anni e tre anni dalla gestione delle imprese.

Il parere del giudice di sorveglianza: corretto dopo l’attacco alle toghe
Dopo l'episodio di Napoli, in cui chiamato a testimoniare al processo a carico di Lavitola aveva attaccato ancora una volta i giudici, Silvio Berlusconi si è sempre comportato in modo corretto. È questo in sintesi il parere del giudice della Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti che oggi ha concesso la liberazione anticipata all'ex premier. Il provvedimento si basa anche sulle relazioni positive dei servizi sociali e dei carabinieri.

L’affidamento in prova si sarebbe concluso il 23 aprile
Silvio Berlusconi terminerà , dunque, l'affidamento in prova ai servizi sociali l'8 marzo prossimo, hanno riferito fonti legali. Il leader di Fi chiude così il capitolo giudiziario relativo al processo Mediaset che si era concluso con una condanna definitiva a 4 anni di carcere, di cui 3 sottoposti a indulto. L’ex cavaliere avrebbe dovuto concludere l'affidamento in prova ai servizi sociali il prossimo 23 aprile.

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