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IL CASO GRECIA

Obama si schiera con Tsipras: «Non si può continuare a spremere Paesi in profonda depressione». Merkel per ora non vuole incontrarlo

  • –di Agenzia Radiocor

Arriva da niente meno che Barack Obama un inaspettato sostegno al nuovo governo greco guidato da Alexis Tsipras. «Non si può continuare a spremere Paesi che sono in profonda depressione». Così il presidente degli Stati Uniti in un'intervista rilasciata a Fareed Zalaria della Cnn sulla Grecia e sulle discussioni circa la rinegoziazione del debito.

«Ad un certo punto deve esserci una strategia di crescita, per permettere loro di rimborsare i debiti ed eliminare parte dei loro deficit» ha continuato. Il presidente degli Stati Uniti ha riconosciuto che la Grecia aveva «disperato bisogno» di riforme, ma che «è molto difficile avviare questi cambiamenti, se il tenore di vita della gente è sceso del 25 per cento. Alla lunga il sistema politico, la società non possono sopportarlo». Obama ha detto di auspicare che la Grecia resti nella zona euro, ma che ci vorrebbe un «compromesso da tutte le parti».

L’assist a Tsipras avviene all’inizio di una settimana decisiva per il suo governo, con il premier in missione oggi a Nicosia, domani a Roma e Bruxelles e mercoledì a Parigi. Un tour che dirà molto di più sulla distanza che separa Atene dai creditori e soprattutto quali sono i margini di un compromesso sul debito e sul piano di bail-out, che scade a fine mese.

Intanto, secondo un funzionario del governo tedesco citato dall’agenzia Bloomberg, la cancelliera tedesca Angela Merkel vuole evitare un confronto diretto col premier greco ed è dunque improbabile che ci possa essere un incontro bilaterale fra i due la prossima settimana al Consiglio europeo del 12 febbraio, a Bruxelles.

I mercati hanno accolto con scetticismo le mosse dell’enfant prodige della sinistra greca. I rendimenti sui titoli di Stato continuano a salire: stamane in apertura i titoli a due anni rendevano il 19% (+56 punti base rispetto alla chiusura di venerdì scorso), quelli a 5 anni il 15% (+26 punti base), quelli a 10 anni l’11% (+21 punti base). Un’inversione della curva che segnala il timore degli investitori sulla capacità di Atene di onorare i propri debiti nel breve-medio termine, anche se oggi la Borsa greca è in netto rialzo dopo i crolli della scorsa settimana.


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