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inaugurazione anno giudiziario

Al Consiglio di Stato la prima uscita pubblica del presidente Mattarella. Boom di ricorsi nel 2014: +15%

Battesimo a Palazzo Spada per il capo dello Stato Sergio Mattarella: la sua prima uscita pubblica è stata stamattina al Consiglio di Stato per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
«È una fortunata coincidenza che l’inaugurazione del nostro anno giudiziario coincida con
l’inizio del suo mandato: siamo onorati della sua presenza», lo ha salutato il presidente del Consiglio di Stato Giorgio Giovannini. Ricordando «l’importante ruolo che Mattarella svolse come vicepresidente dell’organo di autogoverno della giustizia amministrativa»,
Giovannini ha rivolto «fervidi e sinceri auguri per l’impegno che lo attende».

Mercoledì 11 Mattarella presiederà il plenum del Csm
Il presidente della Repubblica ha ricevuto al Colle il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, che gli ha rivolto l’invito a partecipare al plenum del Csm per la nomina del nuovo procuratore generale della Corte di Cassazione in programma l’11 febbraio. Gianfranco Ciani, che sta per andare in pensione, deve essere sostituito. La quinta commissione del Csm ha già proposto all’unanimità Pasquale Ciccolo, attuale procuratore generale aggiunto.

Giovannini: riforme senza compressioni
Nel suo discorso, Giovannini non ha respinto in toto l’ipotesi di una riforma della giustizia amministrativa, più volte quest’anno al centro di critiche e rilievi. Ma, ha ammonito, «bisogna ricordare che essa comprende in sé una serie di norme e di istituti che non possono essere compressi o limitati, poiché costituiscono espressione dei principi di piena ed effettiva tutela dei singoli nei confronti delle pubbliche amministrazioni; costituiscono espressione di principi sanciti dalla Costituzione». Bene, invece, agire per «garantire la durata ragionevole dei processi»: «Sarebbe anzitutto necessaria una pronta copertura delle carenze nell’organico di magistratura, destinate ad aggravarsi in modo preoccupante con l’esodo straordinario di fine anno».

Contro la corruzione serve giudice forte
Il presidente del Consiglio di Stato ha rivendicato il ruolo dei giudici amministrativi contro la corruzione: «La scarsa efficienza delle Pubbliche amministrazioni e le loro difficoltà operative, i fenomeni di corruttela vasti e ramificati che quasi quotidianamente vengono
alla luce impongono la presenza di un giudice amministrativo forte, indipendente e autorevole».

Nel 2014 ricorsi in aumento del 15%
Nel 2014 - ha ricordato Giovannini - «si è avuto un consistente aumento dei ricorsi proposti dinanzi ai diversi organi della giustizia amministrativa»: +15% a quota 74.484 (erano stati 64.500 nel 2013). Nonostante l’impennata del contenzioso, anche lo scorso anno l’arretrato si è ridotto, passando dai complessivi 322.456 ricorsi pendenti a fine 2013, a 292.273 ricorsi pendenti a fine 2014, con un abbattimento del 10% circa. Ma sui tempi c’è ancora molto da lavorare: per i giudizi incidentali cautelari si può parlare di «risultati positivi», mentre «il quadro non è altrettanto positivo per i processi di rito ordinario».

Sul fine vita servono leggi
Il presidente del Consiglio di Stato ha anche auspicato un «intervento attento e misurato del legislatore» sui temi della bioetica e del fine vita: «Questa tipologia di così gravi
problemi non dovrebbe essere lasciata per intero alle determinazioni dell'autorità giudiziaria, ma richiederebbe un intervento attento e misurato del legislatore, che si desse carico di tutti i diversi valori in discussione».

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