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Dopo l’ultimatum della Bce, il premier Tsipras telefona a Putin

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LA CRISI GRECA

Dopo l’ultimatum della Bce, il premier Tsipras telefona a Putin

Dopo l’ultimatum ricevuto dalla Bce e la bocciatura dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, il premier greco Alexis Tsipras ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo Valdimr Putin. Nel corso della telefonata Tsipras e Putin hanno concordato sull'opportunità di rilanciare i rapporti tra Grecia e Russia, soprattutto sul fronte dell'energia e dell'economia. Tra gli argomenti di discussione anche l'Ucraina e la necessità di «salvaguardare la pace e la stabilità nella regione», secondo quanto si legge in un comunicato della presidenza del Consiglio greca.

«Grecia e Russia - si legge nella nota di Tsipras - hanno legami storici e profondi soprattutto nei settori dell'energia, del turismo, della cultura e dei trasporti». Tsipras aveva già smentito l'ipotesi di ricevere dei soldi da Mosca per risolvere il problema del debito pubblico ma ad apparire strana è la tempistica della telefonata.

La Grecia ha diritto di veto sulle decisioni per varare nuove sanzioni alla Russia sulla crisi ucraina. Sul tema, infatti, serve l’unanimità di tutti i Paesi membri. È chiaro che Atene, messa alle strette dalla decisione della Bce sul fronte dell’accettazione del piano di aiuti dell’eurogruppo, potrebbe essere tentata di alzare a sua volta la tensione sul fronte dell’unità europea di fronte alla Russia e alla crisi ucraina.

Un’escalation pericolosa che potrebbe sfuggire di mano a tutti i contendenti se non si capisce che la crisi greca potrebbe far più danni di quanto ci si immagina. Atene comunque ricordi che nel caso della crisi cipriota, la Russia che aveva proposto aiuti, alla fine si defilò, lasciando Cipro con la sola scelta di rivolgersi alla troika.

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