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Lega, truffa rimborsi elettorali da 40 milioni: chiesto rinvio a…

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il processo a genova

Lega, truffa rimborsi elettorali da 40 milioni: chiesto rinvio a giudizio per Bossi e Belsito

La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex segretario della Lega Umberto Bossi e l'ex tesoriere Francesco Belsito per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro. Oltre a Bossi e a Belsito, la procura ha chiesto il giudizio anche per altri tre componenti del comitato di controllo di secondo livello del Carroccio: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pm Paola Calleri che ha ereditato l'inchiesta dalla procura di Milano, che l'ha trasferita per competenza territoriale.

L’anno scorso la Lega aveva deciso di rinunciare a chiedere i danni all'ex tesoriere Francesco Belsito nei procedimenti penali in corso con al centro quel presunto scandalo sulla gestione dei fondi del Carroccio, “volati” in Tanzania e a Cipro e usati anche per le spese personali della cosiddetta “Family” (dalle multe per migliaia e migliaia di euro al carrozziere, fino all'ormai famosa laurea in Albania di Renzo “il Trota”, ai lavori di casa a Gemonio e indumenti), che aveva travolto, nella primavera del 2012, il senatur Umberto Bossi e i suoi figli, Renzo e Riccardo. «Non possiamo perdere tempo e neppure soldi, oltretutto per cercare di recuperare soldi che certa gente non ha», aveva spiegato il leader del partito, Matteo Salvini.

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