«I festini hard sono stati solo 12 in tre anni, ovvero quattro l’anno». Lo ha detto questa mattina Dominique Strauss-Kahn, noto in Francia come «Dsk», nel corso della sua deposizione al processo in corso a Lille che lo vede imputato per sfruttamento aggravato della prostituzione insieme ad altre 13 persone.
Per l’economista 65enne, ex direttore del Fondo monetario internazionale da cui fu costretto a dimettersi nel maggio 2011 in seguito alle accuse di violenza sessuale da parte di Nafissatou Diallo, una cameriera di un hotel di New York, i pubblici ministeri hanno notevolmente esagerato circa la frequenza delle sue «serate libertine» e ha negato di essere l’«organizzatore» dei festini. Per la pubblica accusa «Dsk» ha invece giocato un ruolo fondamentale nel programmare le orge ed era il «re della festa». «L’accusa dà l'impressione che ci sia stata un'attività sfrenata», ha detto l'ex capo dell'Fmi alla corte. Ma, ha aggiunto, «ci sono stati solo 12 feste in totale, che sono quattro all'anno per tre anni».
«Non mi ritengo affatto organizzatore di un bel niente, non avevo il tempo di organizzare alcuna serata», si è difeso l'ex presidente del Fondo Monetario Internazionale.
Vestito con un abito blu scuro e apparso molto teso, «Dsk» ha affermato di non aver commesso «alcun crimine o reato» e negato qualsiasi «attività licenziosa», alludendo alle serate organizzate da alcuni suoi amici (anch'essi finiti sul banco degli imputati).
Nel corso dell'udienza, come testimone dell'accusa, è stata ascoltata anche una prostituta in pensione conosciuta come «Mounia». La donna ha raccontato che durante i festini a luci rosse, Strauss-Kahn insisteva per avere un atto sessuale con lei, che ha descritto come innaturale. «E' stato un rapporto contro natura, mai sperimentato prima. Penso che si sia reso conto che non volevo farlo. Piangevo e provavo dolore», ha detto l’ex squillo. Ieri la stessa Mounia - la cui testimonianza è destinata ad avere un ruolo importante nel processo, dal momento che l'accusa cerca di dimostrare che Dsk sapeva che lei e un’altra donna, Jade, erano prostitute - aveva detto alla corte di essere stata pagata 900 euro da un uomo d’affari, David Roquet, per partecipare a un «piccolo party». E ha aggiunto che era stata appositamente scelta per il signor Strauss-Khan e per nessun altro.
Strauss-Kahn rischia fino a 10 anni di carcere e una multa da un milione e mezzo di euro. L’esponente socialista, tra i favoriti per la corsa all'Eliseo del 2012 prima che gli scandali lo travolgessero, è accusato di essere il principale promotore e beneficiario di un giro di squillo d'alto bordo impegnate in serate libertine tra Francia e Stati Uniti.
Dsk ha anche rpetuto che non sapeva si trattasse di prostitute: a una domanda in tal senso del giudice che gli chiedeva se avesse cambiato idea, ha risposto «no». Il pm ha sempre negato che potesse ignorare che si trattasse di sesso a pagamento, a maggior ragione perché le serate erano organizzate principalmente per lui.
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