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Spari ai carabinieri davanti a palazzo Chigi, confermati 16 anni di carcere…

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corte d’appello di roma

Spari ai carabinieri davanti a palazzo Chigi, confermati 16 anni di carcere a Preiti

Confermata dalla I sezione della Corte d’appello di Roma la condanna a 16 anni di carcere per Luigi Preiti, il disoccupato di Rosarno che il 28 aprile 2013, giorno del giuramento del governo Letta sparò davanti Palazzo Chigi contro alcuni carabinieri ferendone quattro di cui uno in modo grave, il brigadiere Salvatore Giuseppe Giangrande. Il collegio ha quindi respinto la richiesta della difesa di disporre una perizia psichiatrica, e condannato l'imputato alle spese di giudizio in favore dei militari feriti e del ministero della Difesa. La sentenza di I° grado risale al gennaio del 2014.

La condanna in I° grado per tentato omicidio plurimo e porto abusivo di armi
Preiti, oggi presente in aula, era accusato di tentato omicidio plurimo, detenzione e porto abusivo di arma e di ricettazione. I sei colpi esplosi dalla sua Beretta 7,65, scrisse il gup nella motivazione della condanna, furono «inequivocabilmente idonei ed univocamente diretti a procurare la morte dei carabinieri Giuseppe Giangrande, Francesco Negri, Delio Marco Murrighile e Lorenzo Di Marco». Giangrande, in particolare, è rimasto a lungo in gravissime condizioni: Preiti gli sparò al capo da brevissima distanza colpendolo al collo. Le sue condizioni cliniche, secondo la figlia, sono attualmente «stabili».

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