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Borse, rimbalzo sul piano per Atene

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Borse, rimbalzo sul piano per Atene

  • –Vito Lops

Dopo tre cali consecutivi le Borse europee rimettono il turbo. Piazza Affari ha chiuso con la migliore performance (+1,76%) europea una giornata iniziata in modo guardingo. La svolta è arrivata a metà seduta dopo che la Commissione europea ha allontanato lo spettro per gli investitori di un “Grexit”, tornato ad aleggiare lunedì. «Il solo piano che abbiamo è far restare la Grecia nell'Eurozona». Non che Atene e la Troika (Ue-Bce-Fmi) abbiano raggiunto un accordo sul debito, ma è stato comunque un passo avanti. Ha festeggiato anche la Borsa di Atene (+8%) con i rendimenti dei governativi tornati a scendere, seppur navighino ancora in acque profondamente agitate. I titoli a 10 anni sono scesi sotto il 10% e quelli a 2 e 3 anni (che lunedì avevano superato il 20%) si sono ridimensionati sotto il 18 per cento.

A questo punto occhi puntati all’Eurogruppo di oggi, anche se potrebbe non essere risolutivo nelle complesse trattative tra il neo-premier greco Alexis Tsipras, portavoce di un programma anti-austerity, e le esigenze dei creditori internazionali sovranazionali (per circa due terzi il debito pubblico greco è in mano alla Troika). La sensazione è che ci sarà bisogno ancora di tempo e questo potrebbe incrementare la volatilità dei mercati. L’edizione online del quotidiano greco Kathimerini scrive che la Commissione lavora «con la Grecia a un accordo provvisorio sul debito» da presentare in un’altra riunione dell’Eurogruppo in programma lunedì prossimo, mentre sono più basse le probabilità che ci sia una svolta nei vertici di oggi (Eurogruppo straordinario) e giovedì (Consiglio europeo).

Le parti sembrano in ogni caso più vicine. Un segnale importante in tal senso è giunto dall’intenzione del governo di Tsipras di procedere con la privatizzazione del porto del Pireo, una condizione che era stata posta dalla Troika e che in precedenza il nuovo esecutivo non sembrava intenzionato a portare avanti. Mentre si vocifera anche l’ipotesi di un programma-ponte fino ad agosto, nei confronti del quale però la Germania ha espresso netta contrarietà. E questo (la bocciatura dell’idea da parte del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble) ha fatto risalire un po’ lo spread BTp-Bund rispetto ai minimi di giornata, chiudendo a 132 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,69%: solo sei punti base in più del corrispettivo spagnolo. Oggi il Tesoro proverà a collocare BoT a 12 mesi per un controvalore di 7 miliardi. L’euro, dopo un’escursione sotto 1,13 dollari, è ritornato sopra con il ritorno della propensione al rischio degli investitori.

A Piazza Affari si sono mossi bene i titoli industriali e del lusso. Spicca anche il rialzo di Intesa Sanpaolo (+4%) che ha deciso di aumentare il monte dividendi per il 2015. Si è distinta anche Mediobanca (+4,4%, i conti del primo semestre hanno battuto le attese). Balzo sopra le righe anche per Telecom Italia (+5,16%) dopo che il fondo BlackRock ha comunicato di avere aumentato la partecipazione nel gruppo al 6% divenendo così il secondo socio.

.@vitolops

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