Florentino Perez, il presidente del Real Madrid deve rinunciare, almeno per il momento, al suo sogno di coprire con un tetto mobile il Santiago Bernabeu e di affiancare al mitico stadio, negozi, centri commerciali, parcheggi sotterranei e hotel di lusso.
Da quattro anni l’Unione europea sta indagando per aiuti di Stato sulle delibere che il Comune e la Regione di Madrid hanno approvato spianando la strada, con una serie di scambi di proprietà, alle operazioni immobiliari del club madridista e del suo presidente Florentino Perez. Ma è stato oggi un tribunale amministrativo di Madrid a bloccare il progetto da 400 milioni di euro accogliendo un ricorso di un gruppo ecologista.
La sentenza - che pur essendo appellabile, paralizza il progetto - boccia un’accordo del 2011 che ha comportato la modifica del piano regolatore approvato dal Comune e dalla Regione, per consetire al club di realizzare i lavori di copertura del Bernabeu, di costruire un centro commerciale di 12.250 metri quadrati sulla facciata della Castellana e un parcheggio da 600 posti. Con lo stesso accordo, il Real si impegnava a convertire l’attuale centro commerciale La Esquina in un parco pubblico, a cedere un terreno nel distretto di Carabanchel, ottenute dal Comune in un precedente accordo e originariamente destinate a edilizia sociale, e a pagare 6,6 milioni in contanti. Secondo i giudici con la variazione del piano regolatore «non si produce in un beneficio di interesse generale». Il Real Madrid, in una nota pubblicata sul suo sito internet, si è detto pronto a «lavorare con il Comune e la Regione per correggere il progetto in modo da rendere fattibile l’ammodernamento dell'impianto».
Florentino Perez da presidente del Real ha conquistato titoli, vittorie e fama portando nella capitale spagnola, con operazioni record, galacticos come Zidane, Ronaldo il fenomeno, Beckham, Ronaldo Cristiano e Bale. Ma ha fatto i soldi, e tanti, come costruttore con la sua Acs, un colosso dell’immobiliare che anche nella crisi economica ha continuato a fatturare, come nel 2013, quasi 40 miliardi di euro all’anno e a fare utili per quasi due miliardi.
Ed è negli intrecci tra Florentino Perez e la politica, negli interessi del suo gruppo immobiliare e nelle scelte del partito popolare che governa sia Comune e sia Regione che qualcosa sembra non convincere, la giustizia spagnola oltre che l’Unione europea.
Nessun magistrato ha mai trovato prove di corruzione sulle attività del presidente-immobiliarista ma il tribunale ha sancito ieri che il piano regolatore di Madrid è stato violentato a sufficienza. E che Florentino Perez deve rinunciare al suo progetto da 400 milioni, almeno per il momento.
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