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Tsipras, un piano in quattro punti

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Tsipras, un piano in quattro punti

LAZARD CHIEDE HAIRCUT

La banca d’affari, advisor

di Atene, ha proposto

di tagliare il fardello

del debito pubblico

di 100 miliardi di euro

Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, è entrato nel vivo dell’operazione “New Deal “come viene chiamato ad Atene il nuovo piano che il governo Tsipras porterà oggi all'Eurogruppo.

Fonti governative hanno fornito alla stampa greca alcune anticipazioni della proposta prevista per il vertice di oggi, piano che prevede l’ormai famoso programma ponte da collegarsi a settembre a un nuovo “Greek Growt Compact” con i creditori che dovrebbe entrare in vigore nel mese di settembre con le relative modifiche al mix di politiche di austerità perseguita dai governi precedenti.

La proposta del governo è articolata in quattro parti. Il primo punto prevede che il 30% del Memorandum, cioè il vecchio programma concordato con la troika, è da “rottamare” e verrebbe sostituito con dieci nuove riforme da applicare con la collaborazione dell’Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, il cui segretario generale, il messicano Angel Gurria è oggi ad Atene in arrivo dal G-20 di Istanbul.

Il secondo punto abbassa l’ambizioso obiettivo di avanzo primario della Grecia dal 3% del Pil per quest’anno, all’1,50%, una mossa che da spazio di manovra per altre spese sociali.

In terzo luogo, le autorità greche vorrebbero ridurre il debito greco, che viaggia a 315 miliardi di euro, attraverso un piano di swap, che prevede la trasformazione dei prestiti in bond che possano essere ripagati solo se il Paese cresce e la creazione di bond perpetui, cioè la trasformazione delle obbligazioni detenute dalla Bce.

A questo proposito va segnalato che ieri la banca Lazard, incaricata dal governo greco di assisterlo sulle vicende sul debito, ha proposto la cancellazione di 100 miliardi di euro di debito della Grecia. «La scelta permetterebbe al Paese di tagliare il fardello in linea con i target indicati dalle autorità internazionali nel piano di salvataggio», ha affermato l’advisor per il debito di Atene, Matthieu Pigasse di Lazard, in una intervista radiofonica. Un rapporto debito/Pil del 120% nel 2020 è «un obiettivo che mi sembra ragionevole e che permette di portare la Grecia in un percorso sostenibile», ha detto Pigasse alla Bloomberg.

Ma torniamo alle anticipazioni del piano del governo greco. Come quarto punto, l’esecutivo Tsipras chiede di poter intervenire per affrontare la «crisi umanitaria» con interventi a sostegno della popolazione (aumento del salario minimo a 750 euro, concessione di elettricità e buoni pasto per le famiglie indigenti, aumento del limite fiscale di esenzione a 12mila euro, ripristino della 13° mensilità per i pensionati minimi, sanità pubblica a tutti, blocco delle privatizzazioni, cancellazione dell’imposta sugli immobili) così come elencato nel programma di politica del governo, presentato dal primo ministro Alexis Tsipras nella notte di domenica in Parlamento.

In aula ad Atene il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis ha detto ai deputati - ammorbidendo le radicali posizioni iniziali - che il governo non ha voluto «né stracciare il Memorandum né rispettarlo fedelmente». Insomma siamo in una via di mezzo, con qualche apertura al realismo dei conti, ma ancora molte proposte senza la minima copertura.

Per quanto riguarda le pressanti esigenze di finanziamento, secondo fonti del ministero riportate dal quotidiano Kathimerini, hanno riferito che la Grecia vorrebbe incassare 1,9 miliardi di euro di profitti dai titoli greci detenuti dall’Eurosistema e cercherà di emettere buoni del Tesoro a sei mesi, circa 8 miliardi di euro sopra il limite di 15 miliardi di euro che la Grecia ha già superato da tempo. Le autorità elleniche chiedono anche di aumentare la soglia di liquidità di ultima istanza da parte della Banca centrale europea.

Novità anche sull’ultima tranche di prestiti da 7,2 miliardi di euro che senza accordo con la troika è stata congelata: finora Atene aveva detto di non volerla, ma, ora, invertendo la precedente posizione dell’esecutivo che riteneva di non voler altri prestiti, ha cambiato idea ed è pronta a incassare. Pecunia non olet, anche ad Atene.

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IL PIANO DI ATENE

Basta austerity

Il piano Tsipras prevede che il 30% del Memorandum, cioè il vecchio programma concordato con la troika, è da rottamare.

Il secondo punto abbassa l'obiettivo di avanzo primario della Grecia dal 3% del Pil all’1,5% per quest'anno.

In terzo luogo, le autorità greche vorrebbero ridurre il debito greco attraverso un piano di swap sui prestiti.

Come quarto punto, l'esecutivo Tsipras chiede di poter intervenire per affrontare la “crisi umanitaria” con interventi a sostegno della popolazione.