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Italia al lavoro per soluzione condivisa

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Italia al lavoro per soluzione condivisa

Nessuna mediazione ma il contributo concreto per una «soluzione condivisa» sul debito greco che tenga conto dell'esito delle elezioni ma nel rispetto delle regole europee. Può riassumersi così la posizione italiana sulla Grecia espressa ieri al vertice dell'Eurogruppo dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Posizione concordata, prima della partenza per Bruxelles, con il premier Matteo Renzi che nelle ultime ore ha avuto intensi contatti con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. Renzi che oggi sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo, nutre la «massima fiducia» nella mediazione del presidente della Commissione tanto che la delegazione italiana sembra convinta della possibilità che una soluzione per la Grecia sia «a portata di mano» entro lunedì prossimo. A Palazzo Chigi, già prima della recente visita di Alexis Tsipras a Roma, erano stati valutati tutti i pro e i contro di un sostegno eccessivo al nuovo Governo greco. È emersa una posizione di grande rispetto per l'esito elettorale greco (ribadito anche dall'ultimo sondaggio che approva le politiche di Tsipras all'80%) ma nello stesso tempo indica il percorso di un accordo dentro le regole europee pur senza condividere la durezza tedesca. Si tratta, in sostanza, fanno rilevare fonti del Governo italiano, di «salvare l'impianto stesso del progetto europeo perché non ci possiamo permettere il lusso che l'Unione economica perda pezzi, semmai l'Eurozona va allargata». Del resto la sola idea che il nuovo Governo di Atene possa rivolgersi a Paesi come la Russia o la Cina per risolvere i problemi di finanza «rappresenterebbe un fallimento per l'intero progetto europeo dimostrando l'incapacità dell'Unione di mettere in campo quei meccanismi di solidarietà che hanno fatto della Comunità e poi della Ue uno dei meccanismi regionali più invidiati nel resto del mondo». (Ge.P.)