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Fitto: sono, resto e darò battaglia dentro Forza Italia. No…

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battaglia interna nel partito di berlusconi

Fitto: sono, resto e darò battaglia dentro Forza Italia. No alle riforme costituzionali. Brunetta: Fi già vota contro

«Io sono in Forza Italia dove ero, sono e sarò. Lì faccio la mia battaglia». Lo ha affermato l'ex Governatore della Puglia Raffaele Fitto, europarlamentare Fi, nel corso di una conferenza stampa alla Camera. E ha annunciato il voto contrario alle riforme costituzionali dei “ricostruttori”, i deputati che si riconoscono nelle sue battaglie.

Voteremo no alle riforme costituzionali. Brunetta: Fi vota già no
«La nostra posizione è coerente con il percorso avuto negli ultimi mesi: tutti i deputati, come hanno già fatto i senatori la scorsa estate, che si riconoscono nelle nostre posizioni voteranno `no´ in modo chiaro alle riforme costituzionali. Una posizione che ha motivi precisi: sia per l'andamento del dibattito in Aula che per i contenuti della riforma», ha detto Raffaele Fitto nel corso di una conferenza stampa che ha convocato alla Camera. A stretto giro risponde via Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio. «A Raffaele Fitto, che ci informa del voto contrario dei suoi, dico che è rimasto indietro. Forza Italia lo sta già facendo dopo decisioni partito e gruppo».

Nessuna ragione tecnica nè politica per cacciarci
«Non ci sono le condizioni tecnico-statutarie, ma nemmeno quelle politiche, quali sarebbero le ragioni politiche? Perché siamo coerenti con gli elettori che ci hanno eletto nel 2013? Perché siamo contro riforme che non corrispondono affatto al programma del centrodestra? Perché chiediamo organismi non improvvisati ma eletti regolarmente? Queste le ragioni per cui noi saremmo contro la linea di chi?», ha detto Raffaele Fitto, rispetto all'ultimatum lanciato da Silvio Berlusconi contro i fittiani.

Berlusconi sta commettendo errori che vanno sottolineati
«Per quanto mi riguarda non c'è nessuna contrarietà verso Berlusconi, ma lui sta commettendo degli errori che vanno sottolineati. Io credo sia più utile per Berlusconi che io gli stia antipatico piuttosto che una classe dirigente che gli dice sempre di sì», ha dichiarato Fitto.

Basta nomine dall’alto
«Apertura massima sul metodo di selezione della classe dirigente» ma basta con le nomine fatte dall'alto, «occorre un coinvolgimento dal basso», ha detto Raffaele Fitto, ribadendo di non essere interessato a incarichi per sé dentro Forza Italia. L'eurodeputato pugliese da mesi si è schierato a favore della primarie ma si mostra aperto anche sulla possibilità che si proceda con dei congressi. «Io - spiega - sono disponibile a discutere delle forme organizzative ma non si può più andare avanti con nomine calate dal'alto. Io guardo con favore alle primarie ma il punto è che è giusto mettere in campo dei meccanismi di coinvolgimento».

Cacciata per alzata di mano? Siamo partito, no amici al bar
«Penso non possa essere vero che ci sia stata la proposta popolare di cacciata e qualche deputato ha alzato la mano, spero non sia vero perché altrimenti sarebbe imbarazzante, saremmo su scherzi a parte», ha detto Raffaele Fitto, commentando la riunione dei gruppi di Forza Italia con Silvio Berlusconi di due giorni fa. «Noi siamo un partito, non un gruppo di amici al bar. Una persona può essere oggetto di un procedimento all'interno di un partito solo se si comporta in determinati modi», ha aggiunto Fitto, ricordando che «non siamo interessati a un nessun incarico, ma vogliamo un cambiamento nel meccanismo, una classe dirigente legittimata dal basso. Questa è la nostra battaglia, insieme a quella sulla linea politica». Infine, Fitto ha ribadito: «Berlusconi sta commettendo degli errori, credo sia molto più utile a Berlusconi che io gli sia antipatico e gli dica cosa penso anziché far parte di un fantomatico gruppo che asseconda tutto».

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