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Partite Iva, prorogato al 2015 il vecchio regime dei minimi

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Partite Iva, prorogato al 2015 il vecchio regime dei minimi

Dopo il via libera all’alba di questa mattina in commissione, il decreto Milleproroghe è approdato oggi pomeriggio in Aula alla Camera. Alle 18.30 ha avuto inizio la discussione generale, seguita dalle votazioni, mentre si attende la richiesta di voto di fiducia del Governo. Il Pd ha chiesto e ottenuto due ore dopo dall’assemblea la chiusura anticipata della discussione, propedeutica all’apposizione della fiducia. I tempi stringono: il decreto scade il 1° marzo e deve passare al vaglio del Senato.

Proroga al 2015 del vecchio regime dei “minimi”
La novità più attesa era la proroga al 2015 del vecchio regime dei minimi Iva al 5% e la riapertura della rateizzazione delle cartelle Equitalia. L’emendamento approvato nella notte sui minimi stabilisce che i possessori di partita Iva, con guadagni fino a 30mila euro, per tutto il 2015 potranno optare sia per il nuovo regime dei minimi con l’aliquota forfettaria al 15%, come previsto dalla legge di Stabilità 2015, sia per il vecchio regime al 5% ma con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento dei 35 anni d’età.

Partite Iva, bloccato al 27,72% l’aumento dell’aliquota Inps
Tra le novità dell’ultim’ora sempre su autonomi e partite Iva, anche l’approvazione dell’emendamento Saltamartini, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari: bloccato al 27,72%, per il terzo anno consecutivo, l’aumento previsto dell’aliquota contributiva Inps per le partite Iva, grazie alla copertura di 120 milioni di euro individuata dal governo. L’aliquota dei contributi previdenziali dovuta dai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps aumenterà gradualmente nei prossimi anni successivi: salirà al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017.

Parlamentari soddisfatti
Per la deputata Chiara Gribaudo (Pd), membro della commissione Lavoro, «il Parlamento ha fatto il suo lavoro e il Governo ha mantenuto la parola», su una misura «importantissima per tutti i lavoratori autonomi della Gestione separata, oggi in buona parte giovani o a basso reddito, per cui abbiamo molto lavorato. Soddisfatta anche Barbara Saltamartini (Misto), che parla di «grande vittoria di tutto il Parlamento che ha recuperato all'autogoal. Ora #lapartita è chiusa». Rivendica il un ruolo determinante nell’approvazione dell’emendamento anche il M5S: «Dopo una dura battaglia, alla fine ce l'abbiamo fatta».

Sfratti, mini proroga di 4 mesi
Tra le modifiche al decreto Milleproroghe varate dalle commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio anche una sorta di “mini-proroga” per 4 mesi del blocco degli sfratti: la riformulazione di diversi emendamenti prevede infatti che il giudice possa «disporre la sospensione dell’esecuzione» dello sfratto «fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione», per consentire il «passaggio da casa a casa».

Lupi: attenzione ai casi effettivamente bisognosi
L’emendamento - ha commentato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi - fa giustizia in doppio senso: non perpetua una automatica proroga degli sfratti, considerata incostituzionale dalla Consulta, e dà il tempo ai casi effettivamente bisognosi perché venga attuato il passaggio da casa a casa». Per loro «i Comuni possono usare il fondo affitti, finanziato nel 2014 con 100 milioni di euro e nel 2015 con altri 100. In attesa che questi fondi siano materialmente disponibili, proprio per facilitare il passaggio da casa a casa, su richiesta dell’inquilino il giudice competente per l’esecuzione dello sfratto ha 120 giorni a partire dalla data di conversione della legge per decidere la sospensione dello sfratto e la sua durata». Insomma: «Nessun automatismo generalizzato, ma vera volontà di risolvere l’emergenza caso per caso con attenzione al bisogno e rispetto dei diritti di tutti».

Fondo di garanzia, platea ristretta
È stata ristretta alle imprese fino a 250 dipendenti la platea delle Pmi che potrà accedere, per il 2015, al Fondo di garanzia. La modifica, proposta dal M5S e approvata dalle commissioni, sospende fino al 31 dicembre 2015 l’ampliamento della platea introdotto con la legge di Stabilità alle aziende fino a 499 addetti, rinviandola al 2016.

Sisma Emilia, più tempo agli imprenditori per restituire il mutuo
Approvato nella notte anche un emendamento che fa slittare il termine di inizio della restituzione del mutuo acceso dagli imprenditori dell’area del sisma in Emilia per pagare la tasse. «Il termine per iniziare la restituzione- ricordano in una nota i deputati dem modenesi Davide Baruffi e Matteo Richetti - era fissato al 30 giugno di quest’anno. Grazie all’emendamento, la nuova data è ora il 30 giugno 2016», scadenza che garantisce «oltre un anno di respiro ulteriore per le imprese che sono state danneggiate dal sisma».

Rientro cervelli, incentivi prorogati
Nel decreto c’è spazio anche per i cervelli italiani fuggiti all’estero: il decreto proroga per altri due anni gli incentivi previsti per chi rientra in patria. E aumenta da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca.

Nei piccoli Comuni tornano i giudici di pace
Fino al 30 luglio i sindaci e le unioni di Comuni potranno chiedere la riapertura degli uffici dei giudici di pace soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare le unioni di Comuni.

Avvocati, farmaciee anticipo appalti
Tra le altre novità contenute nel decreto, lo slittamento al 2017 del nuovo esame di abilitazione degli avvocati. Per due anni la titolarità delle farmacie si potrà ottenere con la sola iscrizione all’albo. Nel dl, infine, una norma per “compensare” gli effetti dello split payment e del reverse charge dell’Iva: è prorogato fino al 2016 l’anticipo di una quota degli appalti alle imprese, aumentata al 20% per attenuare i problemi di liquidità delle aziende.

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