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Farmaci, verso la stretta sui brevetti

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Farmaci, verso la stretta sui brevetti

  • –Carmine Fotina

L’IPOTESI

Il governo valuta se accelerare parte delle misure, forse l’intero pacchetto notai, inserendole in un Dl a sé o come emendamento al Dl sull’Investment compact

ROMA

Per ora ci sono soprattutto proteste e altolà preventivi. Il disegno di legge concorrenza che il governo intende varare nel consiglio dei ministri di domani contiene norme già apertamente contestate sui farmaci, sull’energia, sulle tlc, sulle professioni, sui libri, perfino sui porti. Una delle ultime novità della bozza – una cinquantina gli articoli – avrebbe messo ulteriormente in allarme l’industria farmaceutica: allo studio c’è la riduzione della durata dei brevetti per accorciare i tempi di ingresso sul mercato dei farmaci equivalenti. Senza entrare nel dettaglio, è entrata a gamba tesa sul dossier concorrenza anche l’Agenzia del farmaco Aifa evidenziando gli scarsi risultati della precedente liberalizzazione relativa ai farmaci di fascia C. E una lettera che sottolinea i rischi di una nuova deregulation è stata inviata alla presidenza del Consiglio dal Comitato di settore Sanità delle Regioni.

Contro gli sconti liberi per la vendita dei libri si è shierato ieri il gruppo Feltrinelli. Mentre è già diventato un fronte particolarmente caldo la telefonia, con l’associazione della filiera delle tlc (Asstel) che parla di attacco alla «libertà di iniziativa economica» in riferimento alle norme che introducono vincoli sulla durata delle offerte promozionali e cancellano ogni tipo di penale (anche se ci sono costi «giustificati») nel caso di recesso dai contratti tlc-tv.

A non mollare la presa è anche l’Authority per l’energia che contesta la norma preparata dai consiglieri deil ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi per l’eliminazione del mercato tutelato del gas e dell’elettricità (in due step: 30 giugno 2015 e 30 giugno 2016). Secondo l’Authority il passaggio alle sole offerte libere richiederebbe passaggi più graduali, pena un aumento delle bollette che potrebbe arrivare al 20% per clienti domestici e per le imprese più piccole. Ad ogni modo gli uffici del ministro Guidi hanno trasmesso a Palazzo Chigi il Ddl contenente praticamente tutti i settori interessati dalla segnalazione inviata a Parlamento e Governo dal presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella. Inclusa l’energia, quindi, e i contestatissimi farmaci.

Spetta ora al premier decidere se stralciare alcune parti, come i farmaci, o affondare comunque il colpo, ritenendo dunque gestibili in Parlamento i malcontenti che costelleranno l’iter del provvedimento. Come noto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Ncd) ha espresso parere contrario sulla possibilità di vendere farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie e nei corner della Gdo. Lorenzin è tra l’altro sostenuta da un sosttosegretario dello Sviluppo economico, Simona Vicari, altro membro di Ncd e promotrice delle norme che dovrebbero riformare l’Rc auto con la stretta contro i testimoni di comodo e gli sconti per chi si fa installare la scatola nera o accetta le riparazioni effettuate da carrozzieri convenzionati con le assicurazioni.

Sul parziale riassetto delle Autorità portuali a frenare è il ministero delle Infrastruture e dei Trasporti (titolare Maurizio Lupi, ancora una volta Ncd) mentre sulle norme per ampliare il bacino dei notai e ridurre gli obblighi di atti notarili va affrontata soprattutto la protesta del notariato. Il taglio degli atti avrebbe comunque un impatto contenuto, limitandosi alla compravendita delle pertinenze degli appartamenti come box e cantine e a un potenziamento di norme già esistenti in tema di srl semplificate (le cosiddette srl a un euro introdotte dal governo Monti). L’intero pacchetto notai, tra l’altro, potrebbe a sorpresa seguire un percorso normativo diverso entrando in un decreto legge, magari come emendamento all’“Investment compact” attualmente all’esame della Camera. A Palazzo Chigi si starebbe valutando infatti se accelerare l’entrata in vigore di una parte del pacchetto concorrenza, anche per offrire un segnale all’Unione europea che nei recenti incontri ha incluso le liberalizzazioni tra le riforme prioritarie da portare a casa in tempi rapidi.

Al tempo stesso, anche se il tema è ben diverso, Palazzo Chigi studia il veicolo più adatto, anche in questo caso decreto legge o emendamento, per la costituzione dell’Agenzia unica per il made in Italy. Con contestuale probabile nomina di Luca Cordero di Montezemolo a consigliere del premier.

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GLI INTERVENTI IN ARRIVO

FARMACI

Brevetti più brevi

Tra le novità che potrebbero essere all’interno del Ddl concorrnza che dovrebbe essere all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri spunta anche la riduzione della durata dei brevetti per accorciare i tempi di ingresso sul mercato dei farmaci equivalenti. L’Agenzia del farmaco (Aifa) ha evidenziato gli scarsi risultati della precedente liberalizzazione relativa ai farmaci di fascia C. E una lettera che sottolinea i rischi di una nuova deregulation è stata inviata alla presidenza del Consiglio dal Comitato di settore Sanità delle Regioni

ENERGIA

Solo mercato libero

Nel provvedimento sulla concorrenza dovrebbe essere contenuta anche la norma preparata dai consiglieri del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi per l’eliminazione del mercato tutelato del gas e dell’elettricità (in due step: 30 giugno 2015 e 30 giugno 2016). Secondo l’Authority per l’energia il passaggio alle sole offerte libere richiederebbe passaggi più graduali, pena un aumento delle bollette che potrebbe arrivare al 20% per clienti domestici e per le imprese più piccole