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Altri tre tifosi olandesi fermati nella notte: vandalismi in Vaticano

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Altri tre tifosi olandesi fermati nella notte: vandalismi in Vaticano

Cercavano sradicare segnali stradali, poi sono saliti sulle auto parcheggiate danneggiandone cofani e tetti. La segnalazione e' giunta alla Sala operativa della Questura verso l'una di questa notte. Alcuni abitanti di via delle Mura Portuensi hanno telefonato al 113 riferendo di aver sentito delle grida provenire dalla strada e di aver notato alcuni giovani che commettevano gli atti vandalici. La segnalazione e' stata subito inoltrata alle pattuglie presenti in zona, e sul posto sono giunte in breve due auto del Commissariato S. Paolo ed una di Monteverde. Grazie alle immediate indicazioni fornite dai testimoni i poliziotti si sono diretti verso un albergo della zona, dove hanno individuato i responsabili dei danneggiamenti, tre giovani olandesi dai 19 ai 20 anni, in evidente stato di ubriachezza, uno dei quali con al collo una sciarpa del Feyenoord.

I tre, al momento del fermo, erano intenti a visionare sui propri cellulari dei filmati relativi agli scontri avvenuti tra tifosi della squadra olandese e forze dell'ordine nei giorni precedenti. Nel giubbotto di uno dei tre, inoltre, la polizia ha rinvenuto un coltello con una lama di circa 25 centimetri. Nel corso del sopralluogo effettuato, inoltre, sono state individuate due auto con impronte di scarpe sul cofano ed un finestrino infranto.
Riconosciuti senza alcuna incertezza dai testimoni presenti, sono stati condotti in Commissariato e, al termine, arrestati per rispondere di danneggiamento aggravato.
Uno dei tre dovra' rispondere anche per il possesso del coltello.

Il capo della polizia Pansa: «Orgoglioso del lavoro di tutti i poliziotti»
«Sono orgoglioso del lavoro svolto da tutti i poliziotti, nessuno escluso», ma soprattutto «di quelli che hanno svolto il loro lavoro a Roma durante gli episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti i tifosi olandesi». Lo ha detto il capo della Polizia, Alessandro Pansa, intervenuto a Verona per intitolare l'aula Magna della questura a Giuseppe Cimarrusti e l'ex Caserma Allegri ai fratelli Davide e Massimiliano Turazza, caduti nell'adempimento del loro dovere.

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