Italia

Da Monti a Renzi: sulla casa è sempre patrimoniale

  • Abbonati
  • Accedi
rapporto confcommercio

Da Monti a Renzi: sulla casa è sempre patrimoniale

Inutile girarci intorno, la sostanza non cambia. Sul mattone si paga e si continuerà a pagare anche quest'anno una vera e propria patrimoniale. Con cifre di gettito che dal 2012 - l'annus horribilis dell'Imu del governo Monti - a quest'anno, quando si rivedrà l'accoppiata micidiale Imu più Tasi, sostanzialmente non cambiano anzi sono leggermente in aumento. Se la prima stangata dell'Imu - che tre anni fa faceva pagare anche le prime case - aveva fatto incassare 23,82 miliardi, l'anno scorso l'effetto combinato tra questo tributo locale ormai tristemente familiare agli italiani (che ora però esclude le prime case) con la nuova Tasi (che pagano tutti, compresi gli inquilini) ha fatto sborsare ai contribuenti la bellezza di 23,88 miliardi. Un conto salato calcolato dalla Confcommercio (su dati Mef e Istat) che secondo l'associazione dei commercianti «non scenderebbe» neanche quest'anno.

Tra l'altro il prezzo del fisco locale sul mattone in realtà è anche più alto perché se a Imu e Tasi si aggiunge anche la nuova Tari, la tassa sui rifiuti, il conto sale a 31,88 miliardi nel 2014. Una mazzata se si pensa che erano 27,80 miliardi l'anno prima (quando c'era la Tares). Questo significa che il livello di tassazione è aumentato del 14% in un solo anno. Poco, si fa per dire, se si pensa a quanto è schizzata in soli quattro anni: dal 2011, quando con la vecchia Ici gli italiani pagarono solo 9,23 miliardi più 5,57 di Tarsu - il tributo sui rifiuti che ogni anno cambia nome - all'anno scorso le tasse sugli immobili sono cresciuti addirittura del 115%. Sì, una vera patrimoniale.

© Riproduzione riservata