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Sondaggio assiom forex

I bassi rendimenti aiutano le Borse: il 75% degli operatori prevede un rialzo

Gli ottimisti che vedono la Borsa italiana ancora orientata al rialzo nei prossimi sei mesi hanno toccato in febbraio i massimi da circa un anno: la quota di chi punta su un progresso compreso tra il 3 e il 10% è balzata al 63% dal 61% del mese precedente, quasi doppia rispetto al minimo del 42% registrato appena in ottobre.

È la foto scattata dalla ricerca condotta mensilmente da Assiom Forex tra i propri associati, assieme a «Il Sole 24 Ore Radiocor». La ricerca, che si è chiusa il 23 febbraio, ha raccolto il parere di 268 operatori. I «super-ottimisti» sono cresciuti al 13% dall'8% di gennaio, anche in questo caso si tratta di un record da quando viene effettuata la ricerca.

Buone prospettive per l’azionario
«Il sondaggio - commenta il presidente di Assion Forex, Giuseppe Attanà – esprime una certa euforia, con oltre il 75% dei partecipanti che prevede o un “rialzo” o un “forte rialzo” delle quotazioni». Oggi, alla luce dei bassi rendimenti che caratterizzano ormai varie categorie di asset, secondo Attanà «è assai evidente che gli operatori reputano che la domanda sull'azionario sia destinata a crescere, favorendo un’ascesa “tecnica” dei corsi».

La corsa dell’euro rallenterà
Intanto la corsa al ribasso dell'euro tenderà a rallentare nei prossimi mesi. Le stime degli esperti mostrano in effetti “una crescente cautela” commenta Attanà, rilevando il sensibile aumento, al 38% dal 22%, della percentuale di chi crede che il rapporto euro/dollaro rimarrà stabile. «Benché una quota ancora maggioritaria di operatori (43% contro il 61% di gennaio) lo valuti ancora in calo, va ricordato - spiega - che nei mesi scorsi questa percentuale è rimasta costantemente attorno al 60%».

Spread stabile
Quadro stabile anche per quanto riguarda lo spread, con la maggioranza degli operatori (50% contro il 52% del mese precedente) lo vede nell’arco dei prossimi sei mesi in una fascia tra i 100 e i 125 punti base. Tuttavia, secondo il presidente di Assiom Forex, «quando il QE sui titoli governativi diverrà operativo (a marzo) la tendenza sarà probabilmente verso un restringimento ulteriore dello spread, che potrebbe scendere sotto i 100 bp». Circostanza che è già diventata una realtà in questi giorni.

Quest’anno l’economia italiana non vedrà una vera ripresa perché, per il 40% degli operatori, prepara solo il terreno per il 2016. Un quadro comunque ottimistico perché, subito dietro, c'è un robusto 31% che crede in una ripresa già nel corso del 2015.

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