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Sì alle due mozioni della maggioranza sul riconoscimento della Palestina

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in aula alla camera

Sì alle due mozioni della maggioranza sul riconoscimento della Palestina

Sì dell'Aula della Camera alle mozioni del Pd e di Ap-Sc sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Il testo del Pd è stato votato anche da Sel. L'Aula della Camera ha infatti approvato con 300 voti favorevoli e 45 contrari la mozione presentata dal Pd e con 237 voti favorevoli e 84 contrari, anche la mozione presentata da Ncd.

Parere favorevole del Governo alle mozioni di maggioranza
Il governo aveva espresso parere favorevole alle due mozioni della maggioranza sul riconoscimento dello Stato palestinese. Le mozioni sono ripettivamente firmate dal capogruppo del Pd, Roberto Speranza, e dal deputato di Ncd Paolo Alli. Il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, ha espresso invece parere contrario alle altre mozioni presentate da Forza Italia, Lega e Sel, con la sottoscrizione anche di alcuni deputati del Pd.

I contenuti delle mozioni
La mozione del Partito democratico impegna il governo a «continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele» e «a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele». Il testo di Ncd, invece, prevede che sia sostenuta, «sia in sede bilaterale che multilaterale, di concerto con i partner europei, la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli Accordi di Oslo» e che il governo promuova «il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese».

Gentiloni guarda con favore all’impulso parlamentare
L'esecutivo, aveva detto prima delle votazioni il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, valuta con favore «l'impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per riprendere il negoziato tra le parti. C'è il diritto dei palestinesi a un loro stato - aveva sottolineato - e il diritto dello stato di Israele a vivere in sicurezza di fronte a chi per statuto vorrebbe cancellarne esistenza».

D’Attorre (Pd): segnale positivo
Il voto delle mozioni sulla Palestina «è un segnale positivo», ha detto il deputato bersaniano del Pd Alfredo D'Attorre. «È positivo che Sel abbia votato la nostra mozione. Dobbiamo andare verso la ricostruzione del centrosinistra: mi auguro che anche sulle riforme Renzi dia un segnale che consenta alle opposizioni di rientrare in Aula», ha sottolineato parlando con i giornalisti.

Sel: il riconoscimento della Palestina non è contro Israele
«Il riconoscimento politico della Palestina non è un atto contro Israele, perché in Israele c'è un pezzo di Italia, di Francia, di Germania, di tutta l'Europa, per il modo in cui è nato questo Paese dopo la shoah. Noi dobbiamo assumerci la responsabilità di far uscire Israele dall'assedio, ma ciò non può continuare a tradursi nella negazione del riconoscimento dei diritti del popolo palestinese», ha detto nell'Aula della Camera Erasmo Palazzotto di Sel in dichiarazione di voto, annunciando che il suo gruppo «sosterrà tutte le mozioni volte al riconoscimento dello Stato di Palestina».

M5S: dal governo un vergognoso bluff
«Oggi abbiamo assistito a un bluff vergognoso da parte del governo, che ha votato due mozioni dal significato e dal valore diametralmente opposto sul riconoscimento dello Stato di Palestina, negando ancora una volta il sacrosanto diritto di esistere a un popolo che da 67 anni attende giustizia», hanno dichiarato i deputati M5S delle Commissioni Esteri e Difesa. «Per questo - aggiungono - riteniamo deliranti e infondate le soddisfazioni espresse da parte del Pd, Sel e dalla maggioranza. Non c'è stato alcun riconoscimento dello Stato di Palestina e a confermarlo è la stessa nota diffusa in queste ore dall'ambasciata di Israele, che ha affermato di aver accolto positivamente la scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese». Il Ms5 aveva presentato una mozione molto chiara, a prima firma Gianluca Rizzo, «che stabiliva inequivocabilmente il riconoscimento del diritto di esistere dei palestinesi. Il Parlamento l'ha bocciata ed ora cerca di nascondersi dietro il mantello dell'ipocrisia». La mozione ha avuto parere sfavorevole del Governo.

Fi: evitare gesti simbolici al di fuori del negoziato diretto
Contraria Forza Italia. «Il Governo - ha dichiarato Daniele Capezzone - deve evitare di compiere atti e gesti simbolici che possano rappresentare forme di riconoscimento, o portare ad una accelerazione di qualsiasi processo di riconoscimento, di uno Stato palestinese al di fuori del negoziato diretto e di un accordo di pace complessivo tra le parti. E deve soprattutto evitare di compiere qualsiasi atto e gesto simbolico di legittimazione di organizzazioni terroristiche islamiche, Hamas compresa. Tutti ricordino che Israele è l'unica democrazia di quell'area».

Lega: azzardo pericoloso riconoscere la Palestina
Il riconoscimento unilaterale della Palestina è «un azzardo pericolosissimo», per Gianluca Pini della Lega. Pini ha accusato il governo di «inconsistenza totale» in ambito internazionale e a Gentiloni ha provocatoriamente detto: «Fate rimpiangere la politica estera di Andreotti». Per Pini «Israele è rimasto l'ultimo baluardo democratico in medio oriente. Ammettere, oggi, che è possibile arrivare al riconoscimento unilaterale dello Stato di Palestina senza accordi preventivi con Israele è un rischioso azzardo. Sovvertire certi equilibri rischia infatti di avere effetti deflagranti. Dire che altri Paesi hanno fatto scelte analoghe non è un buon motivo per commettere lo stesso errore».

Cicchitto: nostra mozione chiarisce quella del Pd
Sulla «questione israeliano-palestinese - a dichiarato il deputato di Ncd, Fabrizio Cicchitto- votiamo a favore della mozione presentata dal Pd perché essa non contiene un riconoscimento sic et simpliciter dello stato di Palestina ma si impegna a “promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato”; il senso di questa promozione è chiarito nella mozione presentata da Area popolare e Scelta Civica, sulla quale il governo ha dato la sua approvazione, e che impegna il governo “a sostenete la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli accordi di Oslo” e “a promuovere il raggiungimento di un`intesa politica tra Al Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello stato di Israele e l`abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno stato palestinese”».

Locatelli aveva ritirato la mozione
La deputata socialista Pia Locatelli aveva ritirato la sua mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina «a fronte di una mozione larga di consensi», presentata dal gruppo del Pd.

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