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Primarie Pd: in Campania vince De Luca, le Marche scelgono Ceriscioli

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i candidati del centrosinistra per le regionali

Primarie Pd: in Campania vince De Luca, le Marche scelgono Ceriscioli

Vincenzo De Luca ce l’ha fatta. Ha battuto il suo avversario Andrea Cozzolino e correrà per la seconda volta consecutiva come candidato del Pd per la conquista della giunta regionale della Campania. L’ex sindaco di Salerno supera di 9 punti percentuali e 12mila voti effettivi l’eurodeputato, suo principale antagonista.

Vantaggio netto già chiaro nella notte
Quando la segreteria regionale del Pd ha chiuso i battenti, alle 2,30 della notte, il risultato è stato chiaro. Su poco più di 151mila elettori campani De Luca ha totalizzato ben 78.182 voti contro i 66.258 di Cozzolino e i 6.302 del socialista Marco Di Lello. Qualche centinaio le schede bianche o nulle. In termini percentuali De Luca ha superato il 53% mentre Cozzolino ha sfiorato il 44 per cento. Di Lello si ferma al 4 per cento.

De Luca: grazie a segreteria Pd per la fiducia
«Ringrazio il popolo delle primarie - ha commentato a caldo De Luca - che ha espresso un voto di libertà. Un voto prevalente d’opinione, frutto di partecipazione spontanea, di responsabilità nel compiere scelte». Più tardi, l’ex sindaco di Salerno ha twittato: «Ribadisco il ringraziamento alla segreteria nazionale del Pd per la fiducia. #PrimarieCampania». Fiducia non così scontata: De Luca è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio, defenestrato in base alla legge Severino, reintegrato dal Tar e poi di nuovo dichiarato decaduto da primo cittadino per il doppio incarico ricoperto (seppur senza deleghe effettive, ha sempre sostenuto) quando era stato chiamato al ministero delle Infrastrutture come sottosegretario nel governo Letta. A suo avviso la campagna elettorale porterà a un nuovo successo: «Sarà una rivoluzione democratica».

«Decadenza da governatore? Ricorrerò al Tar»
Nessun timore di una nuova notifica della prefettura di decadenza nel caso in cui sarà eletto governatore. «Un minuto dopo ci sarà ricorso al Tar», ha annunciato De Luca in conferenza stampa dopo la vittoria. «La battaglia contro la legge Severino è battaglia di civiltà, è una questione di civiltà giuridica». De Luca ha anticipato che oltre alla sua lista storica correranno alle regionali «almeno altre due liste di programma: quella del presidente e quella esplicitamente rivolta al mondo moderato, a quegli imprenditori e cittadini che non intendono avere collusioni con i settori della delinquenza organizzata».

A Saviano: meglio appello alla partecipazione
Non è mancata una replica allo scrittore Roberto Saviano, che aveva invitato a disertare le primarie campane del centrosinistra: «Ha sbagliato a fare quell’appello al non voto. Io non lo avrei fatto. Da lui mi sarei aspettato un appello alla partecipazione».

Nelle Marche vince Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro
Nelle Marche, invece, le primarie sono state vinte da Luca Ceriscioli. L’ex sindaco di Pesaro ha ottenuto 22.066 voti (52,93%) contro i 19.140 (45,91%) di Pietro Marcolini, assessore regionale e i 483 (1,16%) di Ninel Donini. La percentuale dei votanti è stata molto alta: 12mila sono stati gli elettori che avevano votato alle 12 di ieri, mentre 25 mila i votanti alle 19, per arrivare a 40 mila alle chiusura dei 309 seggi allestiti nelle cinque province delle Marche. La sfida a tre per le primarie del centrosinistra (Pd, Psi, Idv, Verdi Centro democratico) ha premiato il 48enne insegnante di matematica ex sindaco di Pesaro che è quindi il candidato ufficiale del partito di Renzi per le prossime regionali. Nei 309 seggi allestiti (87 nell’area provinciale Pesaro-Urbino, 83 nei comuni dell'anconetano, 56 in provincia di Macerata, 34 in quella di Fermo e 49 nell’area Picena) tutte le operazioni di voto si sono svolte con regolarità, come ha sottolineato il segretario regionale Pd Francesco Comi, che ha definito «dato straordinario» quello dei partecipanti al voto, alla chiusura dei seggi.

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