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L’imprenditore chimico Guido Ghisolfi trovato morto nella sua auto

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nell’alessandrino

L’imprenditore chimico Guido Ghisolfi trovato morto nella sua auto

L'industriale Guido Ghisolfi, vicepresidente della multinazionale Mossi& Ghisolfi, seconda azienda italiana nella chimica, è stato trovato morto, ucciso da un colpo di fucile sparato da distanza ravvicinata. Secondo gli investigatori, non c’è dubbio che si tratti di suicidio. Il corpo dell'industriale, che aveva 58 anni, è stato trovato su una Lexus, in una strada collinare alla periferia di Carbonara Scrivia. A dare l'allarme, poche ore prima, erano stati i familiari che lo attendavano a casa per il pranzo. L'imprenditore, figlio del fondatore del gruppo, Vittorio Ghisolfi, non avrebbe lasciato alcun biglietto.

Azienda, suicidio dovuto a forti crisi depressive
Guido Ghisolfi, vicepresidente e amministratore delegato del Gruppo Mossi Ghisolfi, si è ucciso ieri pomeriggio nei pressi della sua abitazione a Tortona «a seguito di forti crisi depressive di cui soffriva da tempo». Lo comunica la stessa Direzione del Gruppo, anche a nome della famiglia, spiegando ufficialmente «con immenso e incolmabile dolore», il motivo che ha spinto l'imprenditore 58enne a «compiere un estremo atto che ha posto fine alla sua vita». «Guido Ghisolfi - prosegue la nota - è stato un imprenditore italiano di rara capacità, tenacia, intuizione e ha saputo portare, insieme al padre Vittorio e al fratello Marco, il Gruppo Mossi Ghisolfi in una dimensione internazionale. Il Gruppo è oggi uno dei leader consolidati nel settore delle materie plastiche e dei prodotti chimici ottenuti da risorse rinnovabili, ambito, quest’ultimo, in cui l'ing. Ghisolfi ha saputo esprimere particolare intuizione, coraggio e determinazione».

Laureato in ingegneria chimica conseguita presso il Politecnico di Torino, Guido Ghisolfi ha iniziato la sua carriera come ricercatore diventando in seguito, nel 1984, capo della ricerca in azienda. All'inizio del 2007 Ghisolfi costituisce e dirige il gruppo di ricerca nel settore dei biocarburanti che vede la Chemtex Italia (ora Biochemtex), società appartenente al Gruppo Mossi & Ghisolfi, leader mondiale nella produzione di imballaggi in plastica, impegnata a sviluppare il bioetanolo di seconda generazione e prodotti chimici provenienti da fonti rinnovabili. Nell'ottobre 2011 è stato nominato presidente e Amministratore Delegato di Beta Renewables spa.

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