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Borsalino sull’orlo del fallimento. Verso il concordato…

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la crisi della griffe di moda

Borsalino sull’orlo del fallimento. Verso il concordato preventivo?

Un intricato puzzle societario, il soggetto che detiene la maggioranza al centro di un'inchiesta internazionale, con la Procura che ha disposto il sequestro delle quote, un'altra società a cui fa capo il 17% dell'azienda in mano ad un curatore fallimentare, un contenzioso fiscale che ha creato gravi problemi di liquidità. Questo è il mix esplosivo che rischia di far saltare la Borsalino, azienda nota in tutto il mondo e con il suo headquarter in provincia di Alessandria.

L'amministratore delegato Marco Moccia ha fatto sapere in serata che «il consiglio di amministrazione sta valutando diverse ipotesi per far fronte alle difficoltà finanziarie e per mettere l'azienda nelle condizioni di proseguire l'attività», ma nessuna decisione è stata ancora assunta. La strada che sembra definirsi è quella del concordato preventivo, un passo prima della procedura fallimentare, concordato che potrebbe garantire i dipendenti e, almeno parzialmente, i creditori. Domani è in programma un incontro con i sindacati per fare il punto sulla situazione della realtà che ha all'attivo circa 130 dipendenti tra stabilimento produttivo e rete commerciale.

Le difficoltà finanziarie della Borsalino sono note da tempo. L'indebitamento è elevato ma le vendite però continuano ad andare bene. L'azienda, nata nel 1857, è un simbolo del Made in Italy.

Il Borsalino, cappello di feltro incavato nella sua lunghezza a larghe falde, è dagli anni Quaranta a oggi un'icona di stile. Nel cinema lo indossano gangster e detective, banchieri e rapinatori, giudici e assassini, dandy e artisti, in qualsiasi situazione senza distinzione di classe ed età. Indimenticabile Humphrey Bogart in Casablanca con il trench bianco, la sigaretta all'angolo della bocca e il suo Borsalino mentre osserva con sguardo languido Ingrid Bergman che si allontana nella nebbia. Oppure Alain Delon e Jean-Paul Belmondo nel film Borsalino (1970), interpreti che hanno reso iconica l'immagine del criminale col cappello. Poi c'è l'affascinante Harrison Ford in Indiana Jones, Roberto Benigni in molti dei sui film, Robert Redfort in La mia Africa, Nicole Kidman in Australia, Leonardo Di Caprio in Revolutionary Road. Il Borsalino è il cappello che usava Michael Jackson durante esibizioni come Billie Jean o Smooth Criminal. Oggi della vecchia fabbrica di Spinetta Marengo nata nel 1857 rimane solo la parte adibita a museo e sede universitaria, il resto è stato demolito per lasciare spazio a moderne costruzioni.

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