«A Sky credo sia già pronta la vendetta: sanno già i vincitori della Champions League nel triennio 2015-2018. #Masterchef».
È solo uno dei tweet (fra i più simpatici) legati alla querelle fra Sky e “Striscia la Notizia”. Il programma satirico diretto da Antonio Ricci e in onda su Canale 5 l'altroieri ha deciso di rivelare il nome del vincitore della quarta edizione di Masterchef. Uno “spoiler” a 72 ore dalla messa in onda della finalissima che il popolo dei social sembra aver condannato.
Diritto di cronaca o “concorrenza sleale”? Sky nel pomeriggio ha diffuso una nota molto dura: «Nel servizio di Striscia sono anche state fatte affermazioni false su uno dei finalisti del programma (un precedente lavoro in ristorante prestigioso da parte del concorrente Nicolò, contravvenendo alle regole del programma, ndr.), che sono apparse il tentativo di giustificare la scelta di fare spoiler. Al di là degli aspetti formali che in queste ore sono valutati dal nostro ufficio legale e da quello di Magnolia che per noi produce Masterchef», recita la nota, «Se quanto fatto ieri da Striscia fosse la normalità sarebbe infatti impossibile, da domani, organizzare in Italia anteprime di film, presentazioni di fiction, di libri, di spettacoli teatrali, perché il finale degli stessi rischierebbe di essere costantemente rivelato».
Risultato della tensione che sembra crescente negli ultimi tempi fra Sky e Mediaset? Fra i corridoi di Cologno la lettura viene considerata fuori registro, anche visto il personaggio, Antonio Ricci, ritenuto “non condizionabile”.
Certo è che questa coda velenosa che ora proseguirà nei tribunali, ha un po' spostato l'attenzione rispetto all'esito di un programma che quest'anno ha fatto bingo. I numeri principali: 1.127.821 ascoltatori medi (numeri record per una pay tv) con +9% di crescita annua; 2.107.844 come media nella visione differita nei sette giorni. Anche l'indice di permanenza (quanto tempo del programma è visto dagli spettatori in media senza cambiare) è dell'82% e nei diversi episodi non è mai sceso sotto il 75 per cento. Come raffronto, l'indice di permanenza delle partite di calcio, anticipi e posticipi di Serie A, è in media del 50 per cento.
Manna per Sky e per gli investitori. Anche qui un numero per spiegare: il costo di 5 milioni di euro è stato interamente ripagato dalla pubblicità. E trattandosi di pay tv, non è per nulla scontato. «È l'innovazione del prodotto ad aver premiato», spiega al Sole 24 Ore Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky Italia. «La cosa che gli investitori hanno capito - aggiunge Scrosati - è la coerenza fra programma e product placement, che se ben equilibrato rende e fa pensare a enormi sviluppi futuri». Tutto sta però a trovare «una forte intesa e un lavoro comune fra la concessionaria e team editoriale».
Insomma, prodotti sulla scena piuttosto che inserzioni tabellari, con risultati e senza interrompere la visione con gli spot. Se questo per la pay tv funziona, il cambiamento potrebbe diventare rilevante. «Il primo e più importante talent show culinario italiano - dicono da Barilla - è una proposta giovane e avvincente che ben si coniuga con il brand Voiello che oggi sta vivendo un grande rilancio attraverso una nuova immagine, il miglioramento della qualità del prodotto, l'ampliamento della gamma ed un solido piano di comunicazione a supporto. Siamo felici di associare il nostro brand ad un format che pensiamo possa fare del bene allo sviluppo della cultura gastronomica italiana». Esperimento riuscito anche per Sterilgarda: «Da 4 anni crediamo a questo progetto». Product placement, quindi, più soddisfacente della tabellare? «Assolutamente sì. In Masterchef - spiega Silvia Sarzi, direttore marketing - c'è la possibilità di vedere come utilizzare i prodotti nel loro ambiente. E vuol dire tanto». Dal latte ai coltelli. Positivo anche il giudizio di Kunzi, che da oltre 60 anni distribuisce in esclusiva per l'Italia i prodotti svizzeri Victorinox. «Siamo molto conosciuti dalla clientela professionale - dice il presidente, Andrea Kunzi - ma grazie a programmi come Masterchef diventiamo molto visibili al grande pubblico. E da questionari alla clientela abbiamo capito che è un'operazione riuscita».
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