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L’Eldorado della stampa in 3D

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L’Eldorado della stampa in 3D

  • –Luca Orlando

gli effetti

Le possibilità di realizzare prodotti sfruttando

la manifattura additiva consentiranno di migliorare la produttività

Milano

La prima stima è 16 miliardi. Ma è un calcolo realizzato per difetto, perché non tiene conto dell’intera platea dei comparti produttivi. Eppure, anche restringendo l’analisi alle sole Pmi, i numeri in gioco fanno già capire che tra le discriminanti future tra successo o dell’insuccesso di un’azienda le tecnologie 3D giocheranno senza dubbio un ruolo primario.

Le possibilità di realizzare prototipi o prodotti sfruttando la manifattura additiva, consentiranno infatti secondo Prometeia alle aziende di migliorare in modo consistente la propria produttività, riducendo inoltre i rischi legati all’innovazione e migliorando l’efficienza delle produzioni in particolare per i piccoli lotti produttivi. Progettazione a distanza, produzioni ad-hoc per singoli pezzi speciali, automatizzazione spinta dei processi diventeranno progressivamente accessibili a costi contenuti, consentendo ad una platea più ampia di soggetti di inserirsi con efficacia all’interno delle filiere produttive.

Prendendo come parametro la sola produttività del capitale, ed escludendo dall’analisi altri cambiamenti possibili legati all’organizzazione complessiva, Prometeia ha provato a stimare all’interno di una trentina di settori manifatturieri l’impatto sulla performance delle Pmi “virtuose”. All’interno di questi comparti l’adozione di tecniche di manifattura digitale potrebbe così rilanciare i ricavi delle Pmi su base annua di ben 16 miliardi, allineando la produttività al livello delle realtà medio-grandi, con dinamiche ampiamente diversificate all’interno dei micro-settori. Nella gioielleria, ad esempio, i guadagni di produttività determinati da queste tecnologie potrebbero far raddoppiare i ricavi delle imprese minori, per gli organi di trasmissione i progressi sono nell’ordine del 70%, per i mobili poco al di sotto del 50%.

«È un treno che possiamo ancora prendere - spiega Alessandra Lanza, capo economista di Prometeia - anche se la finestra temporale è ridotta. In termini di diffusione della tecnologia 3D (6 per 10mila addetti) non siamo così distanti dall’Europa ma quello che manca è un’azione di sistema. Ci sono iniziative singole in assenza però di una politica chiara, ad esempio di incentivi, oppure di formazione scolastica mirata». Opportunità nelle tecnologie digitali ma anche rischi, naturalmente. Perché è chiaro ad esempio che tutto ciò che viaggia su file trae benefici minimi dalla prossimità della filiera. «Verissimo - commenta Lanza - ed è chiaro che per i nostri distretti questa è una sfida in più, credo però ineludibile».

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Impatto sul fatturato delle piccole imprese nei principali microsettori
(var. % 2012, tra parentesi guadagno di produttività)