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Tlc, Giacomelli agli operatori privati: insieme per colmare il gap. Patuano: Telecom c’è e ci sarà

Per la realizzazione del Piano per la banda ultralarga il governo rivolge un appello a tutti i privati perché è consapevole che «da solo il pubblico non ce la fa». Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, intervenuto alla presentazione della Relazione 2015 dell'Organo di vigilanza di Telecom sulla parità di accesso. Pronta la replica dell'amministratore delegato del gruppo telefonico, Marco Patuano: «Telecom Italia c'è, ci sarà e risponde in una logica di sistema in cui potremo lavorare in questo senso».

Giacomelli: per piano banda larga appello a tutti privati
«Da solo il pubblico non ce la fa. Rivolgo un appello a tutti perchè ciascuno sia protagonista di questo passaggio», ha detto Giacomelli sottolineando che il nuovo Piano sulla banda larga «si basa sulla collaborazione tra pubblico e privato e senza questa collaborazione il sistema non riuscirà a colmare il ritardo». Per il sottosegretario il piano del governo «non ha nessuna volontà dirigista, ma attenzione e considerazione per i progetti di crescita e business di ogni operatore». Secondo l'esponete del governo, inoltre, l'esecutivo è disposto «a rispettare le prerogative di tutti gli operatori, ma anche determinato ad esercitare le proprie: abbiamo realizzato un piano ambizioso e ora faremo di tutto per attuarli non contro qualcuno ma insieme a tutti, a cominciare da Telecom».

Patuano: Telecom c'è e ci sarà. Su rete avanti da soli
A Giacomelli ha replicato a stretto giro l'amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano. Lo ha fatto assicurando che «Telecom Italia c'è, ci sarà e risponde in una logica di sistema in cui potremo lavorare in questo senso». E ricordando che, in base al nuovo piano in Italia, Telecom investirà 10 miliardi di cui tre dedicati esclusivamente allo sviluppo della fibra ottica. Patuano ha però escluso la possibilità di una società comune per le nuove reti di Tlc, anche alla luce del piano annunciato dal Governo. «Sul fatto che andiamo avanti da soli lo abbiamo detto da tempo - ha detto -. Non c'è nessuna ipotesi di lavorare su percorsi societari sulla nostra rete diversi dai nostri investimenti».

«Su piano banda ultralarga quadro ancora incerto, necessari decreti»
Per Patuano il piano del governo sulla banda ultralarga e sulla crescita digitale è «di grande rilievo» e rappresenta «il primo esempio di progetto di sistema a sostegno del settore» e prevede una serie di misure importanti «sul versante della semplificazione amministrativa». Tuttavia, ha aggiunto l'ad di Telecom, «va rilevato che il governo indica linee programmatiche che dispiegheranno i loro effetti sul mercato solo con l'adozione dei provvedimenti attuativi, i cui contenuti e tempi non sono stati precisati, lasciando quindi il quadro ancora incerto».

«Avanti con Ipo Torri prima dell'estate»
Patuano ha poi confermato che Telecom Italia, come annunciato, sta predisponendo le carte per lo sbarco in Borsa (Ipo) della società delle Torri Inwit «prima dell'estate».E in merito a possibili “avance” da parte di Ei Towers, ha commentato che «non ci sono progetti alternativi con altri operatori». Infine l’ad di Telecom ha annunciato un imminente servizio a 50 megabit. «A giorni - ha detto Patuano - lanceremo in tutte le città dove siamo con la fibra il servizio a 50 megabit al secondo». E ha aggiunto: «L'evoluzione delle tecnologie di rete fissa consentirà alle soluzioni ibrida rame- fibra di raggiungere performance, non solo superiori alla velocità di 30 Mbit/s attualmente commercializzata, ma ampiamente al di sopra dei 100 Mbit/s previsti dall'Agenda digitale. Nell'attesa di queste evoluzioni, già sulla attuale rete FTTcab, lanceremo dal prossimo aprile il servizio a 50 Mbit/s».

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