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7/8 Il censimento degli open data / I settori più “aperti”

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    7/8 Il censimento degli open data / I settori più “aperti”

    Tra i dataset (file di dati, in gergo) censiti dal sito Dati.gov.it, la maggioranza di quelli resi fruibili per cittadini e imprese sono legati ai trend della popolazione e ai fenomeni ambientali. Affiancati da banche dati territoriali, cartografie locali, oppure statistiche demografiche.

    Non mancano, poi, l'agricoltura e il turismo tra i settori più «aperti»: le finestre online si aprono, ad esempio, sull'elenco delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere censite dalle regioni Emilia-Romagna e Lombardia oppure sui campeggi autorizzati in Liguria.

    La Pa fatica un po' di più a liberare informazioni in tema di salute, lavoro, trasporti e viabilità, coperti comunque da decine di banche dati accessibili. Secondo Dati.gov.it, uno dei file modificati più volte, quindi aggiornati spesso da parte dell'ente pubblico proprietario, è quello delle aree pedonali del Comune di Firenze: raccoglie l'elenco degli «elementi poligonali rappresentativi» delle aree di circolazione urbane pedonalizzate, suddivisi per tipologia secondo le ordinanze dell'amministrazione. Insieme alle informazioni sulle piste ciclabili oppure sulle fermate dei trasporti pubblici, rappresentano una miniera d'oro per gli sviluppatori di app e servizi digitali.

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